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ESCLUSIVA- Caso Figline, l’avvocato gialloblù: “Rischio retrocessione”

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Il triangolare di Eccellenza si è concluso con il salto in Serie D di Tau e Figline.Ma, dopo il verdetto del campo, la questione che interessa maggiormente gli addetti ai lavori è quella relativa alla querelle dopo il match di mercoledì scorso fra la squadra di Altopascio ed i gialloblù valdarnesi (clicca qui). Un caos scaturito dopo la goleada “sospetta” degli amaranto. Vista la bufera scatenatasi, il Figline ha deciso di tutelarsi affidandosi all’avvocato Federico Bagattini.
E proprio il legale dei gialloblù, conosciutissimo in tutta Italia, ha parlato in esclusiva con noi della questione: “Caso non semplice, anzi. Dovremo confrontarci con highlights e immagini chiarissime, quelle che tutti abbiamo visto. Esistono comunque spazi di difesa utili, a mio avviso”. Per fare chiarezza, l’avvocato spiega quale reato potrebbe essere imputato al Figline: L’illecito sportivo. Si tratta dell’articolo 30 del codice di giustizia sportiva”. Che, aggiungiamo noi fuori dal virgolettato, consisterebbe nell’atto diretto ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara. Ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica. Prendendo in esame il contenuto della norma, si legge che i soggetti riconosciuti responsabili di illecito sportivo sono punibili con l’inibizione o la squalifica per almeno quattro anni, con ammende non inferiori a 50mila euro.





Per quanto riguarda invece la sanzione alla società, Bagattini parla del rischio di una “pesante penalizzazione. Nel peggiore dei casi si tratterebbe della retrocessione, di conseguenza il passaggio attuale in Serie D si rivelerebbe nullo. 

Ma stiamo lavorando per capire meglio i margini di manovra, senza sapere inoltre i tempi della Procura Federale. Credo che sia un procedimento ancora poco definito. Mancano troppi elementi per essere precisi sulle conseguenze in caso di affermazione di responsabilità”.






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