Nato da appena una settimana, il gruppo Facebook ‘Zona Franca per il Franchi’ fa già parlare di sé e conta più di 250 persone.
Il fondatore Fabrizio Alberti ci racconta la filosofia del gruppo e i prossimi passi. Nato e cresciuto nella zona di Campo di Marte, in ‘un’abitazione più vecchia dello stadio’, il fiorentino ha deciso di creare il gruppo partendo da una base comune di sconforto presente in un gruppo Facebook della zona.
Uno dei problemi principali è legato al parcheggio. ‘Quando ci sono i grandi eventi, alcune strade vengono chiuse per motivi di ordine pubblico e le macchine devono essere rimosse. Ma dove possono parcheggiare i residenti e i lavoratori?’ chiede.
‘Le persone che si riversano in zona, inoltre, non vengono solo con i mezzi pubblici e creano la sagra del parcheggio selvaggio, creando scompiglio. Una figlia di un mio amico doveva andare a lavoro, ma ha dovuto aspettare due ore perché una macchina aveva parcheggiato sul passo carrabile della sua abitazione e i vigili non sono intervenuti’ ci racconta per darci un esempio del disagio che i cittadini vivono.
Osservati speciali sono i progetti per lo stadio e la tramvia, previsti entro la fine del 2026, con i numeri dei nuovi parcheggi attentamente calcolati: ‘Nei numeri c’è qualcosa che non torna. Si parla di nuovi parcheggi, ma senza considerare quelli rimossi’ ci spiega Fabrizio. Una sostituzione con qualche aggiunta, non una sostituzione.
Il prossimo passo del gruppo, senza scopo di lucro, è capire quale forma giuridica prendere. Ma qual è la finalità?
‘La vivibilità del quartiere, del rione. Non solo per i residenti, ma anche per chi ci lavora!’ aggiunge il fondatore. ‘Non siamo contro gli eventi, non siamo contro le persone che si muovono per vederli’, specifica Fabrizio.
“Quale sono le richieste? Vorremmo definire una Zona Franca su cui intervenire; avere un colloquio con il Presidente Pierguidi o l’Assessore Giorgetti o il Sindaco Nardella per esporre i problemi e trovare una soluzione insieme. Infine chiediamo maggiori controlli nei giorni di grandi eventi che possono essere una partita di calcio o un concerto.’ Conclude Fabrizio.
