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Voi andreste mai via dal paesello?

Stamani si chiacchiera ed apro questo articolo con una domanda secca, a brucia pelo: voi andreste mai via dal paesello?
Tadadadaaaaaan.
No, non vo da punte parti eh, è solo una riflessione che voglio condividere con voi, perché certe volte mi sento un po’ atipica, nel senso che ho visto tanti amici e tante persone, coetanei e non che ad un certo punto della loro vita hanno fatto la valigia e se ne sono andati altrove, in altre città o all’estero.
Io, quando parlo con me stessa (fatelo ogni tanto, fa bene), mi sono chiesta svariate volte se fossi in grado di andare via in maniera permanente dall’Impruneta ed ogni volta il mio animo mi ha risposto così: “Oh! Ma che s’è grulla pe’ davvero?” ed è la verità, perché io questo posto, coi suoi pregi e coi suoi difetti, ce l’ho cucito addosso, sono estremamente radicata qui, su questi sampietrini.






Qualche volta però ci penso, sono sincera e non lo nego, penso a come sarebbe andare via, come cambierei io ma poi sento un qualcosa dentro di me che riacchiappa i miei pensieri viaggiatori e li rimette qui, al loro posto. Penso a come fare senza la mia campagna coi suoi colori mutevoli a seconda della stagione, a come farei senza le radici che anche a trent’anni ogni tanto mi fanno lo sgambetto in Barazzina, come farei a non salutare tutte le mattine quel campanile che mi ha vista crescere e che mi ha accompagnata in ogni singola fase della mia vita e poi come farei senza le polemiche intramontabili che caratterizzano il mio paesello?
Quella che ho fatto a voi è una domanda che, come vi ho detto, mi sono posta più volte ma alla fin fine la risposta è sempre la solita; mi sento un po’ come se fossi un albero, la mia chioma guarda in alto e talvolta sbircia altrove ma le mie radici, loro, sono sempre qui e non si smuovono.
C’è solo un luogo che qualche volta, da un po’ di tempo a questa parte, mi fa titubare, è a un’oretta circa di qui; ecco, quel posticino mi mette sempre in crisi, ogni benedetta volta.






Ma poi, tralasciando quest’anno funesto, come diamine farei a Settembre? Senza quella linfa vitale imprunetina? Ah… A proposito di Settembre… No, calmi calmi, non ho notizie sconvolgenti eh, la decisione rimane quella ma ricordatevi che i Rioni ci sono e qualcosa di piccolo ma carino bolle in pentola. Ancora non posso dire nulla, bisogna vedere come si evolve la situazione ma insomma, come dicono quelli bravi, STAY TUNED! (Per i compaesani meno poliglotti traduco con: RIMANETE SINTONIZZATI!)
E dunque, con questa riflessione di oggi son curiosa di sentire anche la vostra… Riuscireste a staccarvi dal paesello?






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