Notizie in Tempo Reale dal Territorio

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Temi del momento

Visitare la Toscana / Il palcoscenico “contaminato” di Lajatico: tra street art diffusa e Teatro del Silenzio

La Toscana ha un angolo altamente caratteristico e contaminato, nel senso migliore del termine, da ciò che rientra nel novero dell’arte contemporanea e del sorprendente. Un angolo persino sottovalutato, se consideriamo la sua bellezza paesaggistica e i suoi borghi tipici, rispetto a mete consuete come Chianti, Val d’Orcia, Maremma.

Parliamo della Valdera o Val d’Era dove il diffuso coraggio amministrativo di innovare ha portato una ventata di diversità, avanguardia artistica, futurismo inteso come innovativo balzo oltre l’immobilismo della bellezza classica in cui viene confinata la Toscana. Chi l’ha detto che Medioevo e Contemporaneo non possono condividere gli stessi spazi, convivere l’uno dentro l’altro in una contaminazione che genera l’inatteso?
E si arriva, uscendo dalla Fi-Pi-Li all’altezza di Pontedera, ai vari Ghizzano, Peccioli, Legoli (già raccontati su queste pagine), al castello di Lari e Palaia. Soprattutto nella “capitale” e capofila di questa tendenza avanguardista: Lajatico. Sul poggio che si raggiunge percorrendo un viale costellato da cipressi, il primo documento storico che lo menziona è datato 891 d.c. eppure il suo cittadino più illustre è vivo e vegeto, nonché di fama internazionale: Andrea Bocelli, il tenore più importante al mondo.

A lui e al suo successo, in parte, si deve la notorietà di questo angolo toscano che ruota attorno a due elementi nevralgici: il più antico, Piazza Vittorio Veneto, centro architettonico del piccolo borgo dove si affaccia l’antica Torre Campanaria; e il più nuovo e innovativo – ciò che ha contribuito a rendere Lajatico una meta culturalmente ambita – Teatro del Silenzio, realizzato tra 2004 e 2005. Un’opera unica nel suo genere, imperdibile, ricavata nella cornice di libere colline che cambiano colore a seconda della stagione.

Il Teatro del Silenzio concilia natura, musica, arte: qui si allestisce lo spazio con installazioni artistiche che variano periodicamente e si realizzano eventi che vedono coinvolti lo stesso Bocelli ed artisti internazionali (per esempio il serbo Goran Bregovic).
Il Teatro del Silenzio concilia spirito e corpo, portandovi in una dimensione eterea. Provate a trovarvi lì al centro, ruotare lo sguardo e vedere solo il “niente” della natura che può essere, anzi è, tutto.

Il Teatro del Silenzio è sempre visitabile, anche in mancanza di iniziative musicali e vi si accede liberamente; si raggiunge anche in auto ma il nostro consiglio è di lasciare il bolide in paese e farsi trasportare lentamente dai propri passi, in una camminata di 15 minuti che accresce attesa e aspettative. Che non resteranno deluse, ve lo promettiamo. Altro consiglio spassionato: se potete andateci infrasettimana, dove il silenzio non è rotto dal flusso costante di auto in arrivo.

E poi?  Prima o dopo il necessario passaggio al Teatro del Silenzio fatevi un bel giretto nel borgo di Lajatico dove i garage sono murales e l’arte compone un museo diffuso. Vi divertirete in una sorta di caccia all’opera d’arte, tra fenicotteri, radici giganti, installazioni ben visibili, street art e omaggi. Dalla statua in bronzo realizzata da Gina Lollbrigida che ritrae l’amico Andrea Bocelli agli interventi di spray art dei writers Caktus e Maria e di altri street artists per il progetto Urban Art Project 2010: il dipinto di Bocelli in Via Cesare Battisti, di “Guide e Ettore” nella centrale piazza, le opere di Igor Mitoraj e molto, molto altro.

Ah, che si mangi bene e si beva ancora meglio, considerato che siamo in Toscana, è sottinteso!






Torna in alto