Nel “decadentismo” toscano: una domenica a Toiano, paese fantasma
Guardare il tabellino di fine gara e vedere, tra i marcatori, il tuo n.1: non c’è dubbio, fa strano. Simone Canocchi come Ivan Provedel. Anche nel calcio dilettantistico succedono, al pari di Serie A e Champions League, eventi incredibili e sensazionali, di quelli che passano ogni 76 anni come la cometa di Halley.
E allora vi raccontiamo la partita dell’anno, forse è presto nella stagione per affibbiare tale etichetta ma come altro definire una rimonta dal 4-1, in inferiorità numerica e con la rete decisiva del giocatore meno atteso in zona gol?
Eppure sarebbe un mercoledì qualunque di Prima Categoria: Belmonte vs Chianti Nord, terzo match del triangolare valido per la Coppa Toscana. Chi vince va avanti…ma occhio alla differenza reti in caso di pareggio. Il primo tempo, tuttavia, indirizza eccome la gara: pronti via i bianco-rossi vanno in vantaggio con un autogol firmato Pompeo (che avrà modo di rifarsi) all’8° minuto: 1-0. Il Chianti Nord, schiaffeggiato in apertura di gara ritrova equilibrio ma non ha l’approccio che mister Michelacci pretende e va doppiamente sotto: a segnare il 2-0 è Olivieri al minuto 36, l’ex Antella che è stato il preziosismo della campagna acquisti Belmonte.
I locali sono in controllo ma il finale del primo tempo è già al cardiopalma, un antipasto succoso di quanto accadrà nella seconda parte di gioco, ovvero: il Chianti Nord accorcia con Pompeo già nel recupero, al 47°, stavolta a segno nella porta giusta ma neanche il tempo di esultare per aver riaperto la gara che il Belmonte ristabilisce le distanze al 49°. Malenotti firma il 3-1 e la squadra di mister Sarappa respira aria pulita.
La ripresa è un film. Che inizia con un cambio di scena voluto da uno dei registi di serata: Mister Michelacci spariglia le carte e cambia assetto e giocatori, tre in una volta, c’è poco da perdere. Il Belmonte, forse assopito dal risultato, abbassa il baricentro ma trova l’episodio giusto per sentenziare la partita: al 54° i nervi si tendono per una decisione dubbia del direttore di gara. Cross dei locali, Canocchi in uscita blocca la sfera, in area però c’è un testa-testa tra due giocatori: il più scaltro è l’interprete Belmonte che si butta a terra urlando, come se colpito dal suo avversario, all’anagrafe Dini, condannato con il cartellino rosso per quanto accaduto. Una pena…doppia: non solo l’inferiorità numerica ma, con lo scontro avvenuto in area, anche il rigore contro il Chianti Nord...e il 4-1 firmato bomber Bini.
Partita chiusa! Partita chiusa? NO.
Merito dei bianco-verdi e evidente responsabilità dei locali, rei di aver considerato la gara in archivio ed aver staccato completamente la spina. Il Chianti Nord riceve il rigorino di compensazione e accorcia con Fiumi che, poi, trova il raddoppio al minuto 87: il Belmonte suda freddo, gli ospiti sperano. Ma neanche i più grandi sognatori avrebbero immaginato un finale di copione così…ve lo raccontiamo.
Siamo sul 4-3 e il direttore di gara assegna 5 minuti di recupero, c’è un calcio d’angolo per i bianco-verdi, è l’ultima dichiarata azione della serata: “Battiamo questo, poi fischio“, sentenzia la divisa. Dalla destra batte ad uscire Fortunati Niccolò, Michelacci solitamente vuole la soluzione sul secondo palo e così esce dal piede del suo centrocampista: di testa la incoccia il sempiterno Pietro Cordini, una fisicità ancora dirompente, poi accade l’impossibile che diventa possibile.
In area è salito anche Simone Canocchi per l’ultima disperata preghiera lanciata in cielo: memore di quanto accaduto 24 ore prima, anche il grevigiano si posiziona sul secondo palo, proprio come visto fare al suo collega Ivan Provedel…ed ha ragione. Anche al Pazzagli come all’Olimpico è il minuto 95, anche lì c’è un portiere che si inserisce alla grande. La palla arriva proprio lì, dove la macchia celeste rappresentata da Canocchi si incunea, fino a colpirla e spedirla in rete.
L’esultanza è ben più scatenata di quella trattenuta di Provedel, sugli spalti il popolo Chianti Nord si scatena: è il 4-4, il risultato che serviva ai bianco-verdi per passare il turno e condannare il Belmonte all’eliminazione (a causa della differenza reti). Gli aggettivi potrebbero sprecarsi in una lista infinita, tutti sinonimi di PAZZESCO. Grande partita per il terzino Marco Danieli del Chianti Nord, babbo da neanche una settimana mentre il Belmonte, dopo un primo tempo da protagonista e con degne trame di gioco, si rammarica con se stesso per aver reso possibile il miracolo avversario.
Il “man of the match”, però, non può che andare all’outsider di giornata, Simone Canocchi, che ce la racconta così questa sensazione per lui nuovissima: “Sinceramente ancora duro fatica a crederci, mi sembra tutto abbastanza surreale; però è un’emozione strana e totalmente diversa rispetto a quando effettui una parata o roba simile…ma si gode, e tanto!”