Nell’ambito di servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Firenze, finalizzati alla prevenzione e alla repressione dei reati di natura predatoria, tre soggetti sono stati tratti in arresto nella sola giornata di ieri. Durante la notte, a seguito di segnalazione giunta sul numero di emergenza 112 da parte del titolare di un negozio d’abbigliamento, il quale aveva poco prima ricevuto sul proprio telefono l’attivazione dell’allarme anti-intrusione, tre equipaggi del Nucleo Radiomobile venivano inviati in via Gioberti, angolo con via Cimabue, ove un operatore della vigilanza privata, anch’egli attivato dall’allarme, aveva fermato due uomini con un grosso trolley mentre uscivano dal magazzino carico/scarico del negozio cercando di guadagnare la fuga. I militari appuravano che i due, un 25enne ucraino ed un 22enne russo, quest’ultimo già noto alle forze dell’ordine, erano riusciti poco prima a penetrare all’interno del magazzino rimuovendo dei divisori metallici , per poi impossessarsi di 37 capi di vestiario, per un valore commerciale di circa 600 euro, riponendoli all’interno di una valigia, anch’essa rubata.
I due malviventi venivano dichiarati in stato di arresto per il reato di furto aggravato e la refurtiva, interamente recuperata, è stata restituita al proprietario dell’esercizio commerciale. All’esito della direttissima sono stati entrambi sottoposti alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Nel pomeriggio invece, altro equipaggio del Nucleo Radiomobile veniva inviato in via Fiesolana, ove era stata segnalata una persona con un grosso borsone da calcio della ACF Fiorentina che proponeva ai passanti l’acquisto di abbigliamento sportivo della stessa società calcistica. Individuato e bloccato l’uomo, un 33enne tunisino, pregiudicato e già sottoposto all’obbligo di presentazione alla p.g., si è riscontrata la veridicità della segnalazione, avendolo trovato in possesso di numerosi capi d’abbigliamento sportivo, quasi tutti con il logo della Fiorentina, che cercava di vendere.
Insospettiti dalla presenza di una sigla su quasi tutti gli indumenti, i Carabinieri riuscivano, tramite la stessa società calcistica, a risalire all’identità del proprietario, risultato essere un manager della Società, settore primavera. Contattato dagli stessi militari, realizzava il furto del suo borsone, che era stato poco prima asportato dalla sua autovettura, parcheggiata nei pressi dello stadio Artemio Franchi.
Anche in questo caso, tutta la refurtiva è stata riconsegnata al proprietario. L’autore del furto, che peraltro ha fornito false generalità ai Carabinieri per cercare di eludere l’identificazione, è finito in manette.
