Nel “decadentismo” toscano: una domenica a Toiano, paese fantasma
Dubbi ed interrogativi, leciti, che i cittadini di Bagno a Ripoli pongono all’Amministrazione Comunale. Senza sollevare polemiche di sorta bensì per prepararsi a quel che sarà.
Ovvero, una rivoluzionaria trasformazione nel paesaggio, nell’urbanistica e nella viabilità dell’area. Siamo nel Capoluogo, futura sede del centro sportivo dell’ACF Fiorentina (sarà il più grande in Italia) e del capolinea della Tramvia 3.2: inizio dei lavori nel 2020 e fine prevista entro il 2023.
In un battito di ciglia Bagno a Ripoli avrà un flusso giornaliero di presenze sul territorio, seppur di transito, decuplicato. Con ciò che esso comporterà, nel bene: maggior clientela per le attività commerciali di zona, incremento del turismo, crescita dei valori immobiliari. Nell’ipotetico male: traffico in aumento e, conseguentemente, mancanza di posti auto.
Ecco l’interrogativo più importante posto dai residenti ripolesi di via Le Plessis Robinson e via del Padule, a due passi dai grandi cambiamenti urbanistici: dove sosteranno i migliaia di nuovi fruitori in arrivo giornalmente a Bagno a Ripoli? Sarà sufficiente il parcheggio scambiatore che conterà 400 posti auto? E, in ultimo, sarà a pagamento o gratuito?
Il timore giustificato della cittadinanza è il seguente: “I pochi posteggi nei quali mettiamo la nostra vettura saranno presi d’assalto da chi prenderà la tramvia, alla ricerca di luoghi gratuiti e liberi dove sistemare il proprio veicolo per le ore centrali della giornata. E noi, dove parcheggeremo?”
La richiesta dei ripolesi
Da qui, considerata la fase ancora progettuale della Tramvia 3.2, la richiesta avanzata dai cittadini delle vie suddette: “Il Comune di Bagno a Ripoli ha preso in considerazione tale eventualità e quali intenzioni ha in merito? Vorremmo avanzare la seguente proposta al sindaco Francesco Casini: destinare i parcheggi in questione ad uso esclusivamente residenziale.
Attualmente a Bagno a Ripoli non vige la norma cittadina che differenzia tra stalli blu (fruibili a tutti gli utenti) e stalli bianchi (esclusivi per i residenti): “Già adesso – raccontano i condomini di via Le Plessis Robinson – i posteggi di fronte alle nostre abitazioni vengono usati da fruitori della Coop, della scuola media Granacci e della scuola superiore Gobetti-Volta. La situazione, malgrado ciò, non crea difficoltà.
Avere la possibilità di parcheggiare regolarmente e facilmente nei pressi della propria casa rientra negli aspetti che rendono vivibile ed accessibile un paese a portata di cittadino. Speriamo che le trasformazioni future preservino questo elemento adesso presente!”.

La considerazione
Di recente sono uscite le statistiche sull’utilizzo della Tramvia fiorentina, Linea 1 e Linea 2, indicative di quante persone siano salite sul mezzo nel 2019: 28 milioni di utenti in dieci mesi. Una portata che, rapportata proporzionalmente al nostro caso, condizionerà certamente la quotidianità di Bagno a Ripoli.
La considerazione, infine, è la seguente: la tramvia, come già da noi sottolineato in articoli trascorsi, non sarà integrata idealmente con il sistema ferroviario che serve l’intera area della Val di Sieve e del Mugello. Ne consegue che la maggior parte di coloro che fruiranno della tramvia raggiungeranno il capolinea di Bagno a Ripoli, con tutta probabilità, automuniti.