Ho appena parlato con il Ministro Speranza: la Toscana per la terza settimana di fila sarà zona gialla. Siamo una grande comunità, consapevole e attenta al rispetto delle regole come abbiamo ampiamente dimostrato in queste settimane. Adesso continuiamo così, manteniamo la responsabilità che ci appartiene e impegniamoci per diminuire sempre più i contagi. La #ToscanasiCura dipende da ciascuno di noi, forza!
Eugenio Giani riporta sui propri canali social il destino della Toscana per i prossimi sette gironi: zona gialla per la terza settimana consecutiva. Aspettando e sognando il fatidico “bianco”, difficile ma non impossibile.
A livello italiano la Toscana riporta i numeri migliori in termini di casi di coronavirus e RT: sono 72,12 contagi ogni 100mila abitanti negli ultimi sette giorni (segue la Basilicata con 96,96) ed Rt inferiore a 1.Dati confortanti ma non necessari per raggiungere l’oasi bianca per il quale servono, come previsto dal decreto legge n. 2 del 14 gennaio 2021, Rt sotto 1 (e quello ci sarebbe) e una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti.
La strada per il bianco, pertanto, è allora lunga e nessuna Regione, al momento, la sta percorrendo. Ricordiamo che la “zona bianca” consentirebbe la riapertura di palestre, piscine, bar e ristoranti con le uniche disposizioni di rispettare il distanziamento e usare la mascherina.
Zona Gialla
La Toscana, come detto, rimane in zona gialla con le limitazioni che saranno quindi le stesse dell’ultima settimana: vietati gli spostamenti fra regioni anche se di colore giallo, didattica in presenza al 50% per le superiori, bar e ristoranti con chiusura alle 18 (consegne a domicilio sempre possibili, asporto fino alle 22 per i ristoranti e fino alle 18 per i bar); negozi e musei aperti; palestre, cinema e teatri chiusi.
Cosa cambia il Fine Settimana
Alcune misure restrittive sono vigenti soltanto nel weekend, come per esempio:
- mostre e musei sono aperti nei giorni feriali, ma chiusi nei festivi.
- nei festivi e prefestivi chiudono i negozi dei centri commerciali, a eccezione di farmacie, parafarmacie, alimentari, librerie, tabacchi ed edicole.