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Terza corsia, tocca a San Donato in Collina: illustrato il progetto della nuova galleria






Tocca – con i lavori impattanti della terza corsia autostradale – a San Donato in Collina

Autostrade per l’Italia ha illustrato questo pomeriggio, ai residenti di San Donato in Collina, lo scavo per la nuova galleria sull’A1 ‘San Donato’ insieme ai sindaci di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, e Rignano sull’Arno, Giacomo Certosi.

L’esposizione del progetto si è tenuta al circolo Sms di San Donato in Collina, dove si sono riuniti gli abitanti interessati da un destino inevitabile: è stato annunciato che lo scavo della galleria inizierà la primavera 2023 e avrà una durata di circa due anni e mezzo.
Vedremo ma il rispetto dei tempi palesati, nel nostro paese e maggior ragione per un progetto del genere, è pura utopia.

Dopo la devastazione del paese Antella, pertanto, tocca alla frazione che si suddivide tra Bagno a Ripoli e Rignano, vivere i disagi di un cantiere insostenibile per il nostro territorio collinare.







La nuova galleria sottopassa il colle dove si erge l’abitato di San Donato in Collina e riguarda l’ampliamento dell’A/1 con la terza corsia nel tratto Firenze Sud – Incisa. 

L’opera sarà lunga circa 950 metri e costituirà la nuova carreggiata in direzione Roma.

Nella riunione pubblica i tecnici di Autostrade per l’Italia hanno spiegato le misure che verranno predisposte a tutela dei residenti, in particolare è stato evidenziato che durante tutte le fasi di scavo e di realizzazione della galleria sarà attivato un sistema di monitoraggio topografico e strutturale finalizzato al controllo dell’opera e del territorio sovrastante con particolare attenzione all’abitato di San Donato.

Inoltre, spiega una nota di Aspi, a maggior tutela degli edifici, in aggiunta alle indagini geologiche e geotecniche necessarie, ha già svolto a partire dal 2018 approfonditi rilievi topografici e geometrici su ciascuno degli immobili al fine di definire per ogni edificio e fabbricato la classe di resistenza attuale e attesa durante lo scavo della galleria.

In particolare è stato realizzato un “censimento per identificare le strutture che durante le attività di scavo potrebbero necessitare di interventi preventivi come attività di rinforzo”.

“In ogni caso – si legge nella nota – la Società si farà carico di individuare soluzioni a tutela dei cittadini e delle abitazioni”.

Se lo farà come accaduto all’Antella si pronosticano crepe alle case posizionate in siti sfavorevoli, alberature ancora non piantate, disagi vari. Non accadranno – previsione facile – alluvionamenti come già verificatosi nell’abitato del Peruzzi in quanto, San Donato in Collina, si erge sul cocuzzolo e non a valle.

Autostrade per l’Italia, riporta sempre la nota, si è impegnata “a garantire la presenza costante dei tecnici e dei responsabili dei lavori che forniranno un aggiornamento costante sulle varie fasi di lavorazione in modo da predisporre tutte le eventuali azioni necessarie per ridurre al minimo l’impatto sul territorio”.






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