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Stop al traffico…e alle contraddizioni, la protesta dei Ristoratori si sposta sull’A1. Italo Angori: “Ancora disposizioni assurde”






Non sono servite le trasferte a Roma o le discese in piazza con i palloncini, non sono serviti gli incontri con le istituzioni né tantomeno le foto in serie con i politici di turno. Non cercano notorietà ma vogliono serietà, misure eque e parità di trattamento, di contro a disposizioni che hanno come leitmotiv quello della contraddizione: una dietro l’altra, come noccioline o ciliegie. 

E proprio di cibo parliamo: da stamani e ancora per questo pomeriggio centinaia di ristoratori toscani (e non solo) si sono dati appuntamento per manifestare lungo l’Autostrada del Sole, all’altezza di Incisa nel tratto tra le uscite di Firenze Sud e Valdarno. Dapprima in entrambe le direzioni di marcia, adesso bloccando il passaggio in direzione Roma.

Un’azione dirompente, alla quale si è deciso di giungere dopo le nuove comunicazioni espresse dal premier Draghi e l’inutilità delle iniziative fin qui realizzate. Stop, è quello che dicono e ora impongono i ristoratori, senza lavoro praticamente da 14 mesi. Stop all’arteria viaria di Italia, l’A1 – iniziative analoghe sono in corso a Torino, Napoli, Sicilia -; stop ad un valzer normativo che mette il cappio a determinate categorie, come quella dei ristoratori. 

Nel corso della mattinata i manifestanti hanno apparecchiato – letteralmente – lungo l’A1, non una location qualsiasi: proprio qui, infatti, si consuma l’ingiustizia di un trattamento che favorisce alcuni e condanna la maggioranza. La domanda che si pone chi è costretto a casa vien naturale: come mai gli autogrill possono lavorare in totale normalità ricevendo addirittura i clienti al tavolo? Lungo l’autostrada la portata del virus svanisce miracolosamente?






Tra gli organizzatori della protesta citiamo Italo Angori, Direttore Provinciale di Arezzo per TNI – Tutela Nazionale Imprese dei ristoratori Toscani, intervistato da Dai Colli Fiorentini: 

“Come ho detto anche in diretta Facebook ci scusiamo con autisti e lavoratori italiani costretti in coda: abbiamo provato con qualsiasi metodo a far sentire la nostra voce, invano, costretti infine ad azioni che creassero disagio a livello regionale e nazionale. Ci scusiamo per la giornata rovinata ma, capiteci, noi è 14 mesi che perdiamo giornate e giornate di lavoro!”

Italo, quanti siete?
“Tanti, ristoratori toscani e non solo: ci hanno raggiunto amici e colleghi da Veneto, Lombardia, Trentino Alto-Adige”.

Cosa chiedete?
“Rispetto e disposizioni chiare. Quanto dichiarato da Draghi nell’ultima conferenza stampa anticipa delle misure ancora una volta inique e impossibili da mettere in pratica. Dal 26 Aprile potremmo lavorare…ma solo all’aperto! Una limitazione che crea una frattura netta all’interno della nostra categoria e impone una differenza abissale tra chi è dotato di spazi esterni e chi no.

Come gestirete la programmazione legata al meteo?
“E’ la domanda che ci stiamo ponendo tutti noi ristoratori e che, forse, non si è posta la politica. Come può un governo essere alla mercé del tempo? E come possiamo noi programmare la settimana lavorativa in funzione di un meteo che, per definizione, non è gestibile? E’ assurdo: noi prendiamo prenotazioni e compriamo materie prime per il servizio ma se alle 18:30 arriva il nuvolone cosa facciamo? E se inizia a piovere durante il turno, mando via i clienti?

Avete scelto l’autostrada come sede della protesta, perché?
“Oltre ad essere un luogo simbolo del nostro paese, non capiamo la differenza di trattamento deciso dal Governo tra la ristorazione ordinaria e quella effettuata negli autogrill dove vige l’anarchia. Chiediamo di poter tornare a lavorare, in sicurezza, seguendo le regole: noi ristoratori come accade negli autogrill…e non il contrario!
Ci sono giovani che, pur di fare l’aperitivo, salgono in autostrada e raggiungono le “oasi felici” degli autogrill quando, magari, avrebbero bar e ristoranti sotto casa con la saracinesca abbassata…vi sembra normale?”






Consigli utili per i guidatori.

Sulla A1 Milano-Napoli per una manifestazione è stata disposta la chiusura del tratto tra Firenze sud e Valdarno verso Roma. All’interno del tratto chiuso il traffico è bloccato. E’ stato invece riaperto il tratto in direzione Bologna, ma si segnalano 4 km di coda tra Valdarno e Incisa.

Chi è in viaggio verso Roma deve uscire a Firenze sud e può rientrare in autostrada a Valdarno dopo aver percorso la viabilità ordinaria, mentre chi è diretto a Bologna può uscire a Valdarno dove ci sono incolonnamenti per 4 km e può rientrare in A1 ad Incisa.

Per le lunghe percorrenze si consiglia di uscire a Firenze Impruneta, seguire indicazioni per Siena, percorrere il raccordo Siena-Bettolle SS326 con rientro in A1 a Valdichiana. Sul posto sono presenti il personale di Autostrade per l’Italia e la Polizia Stradale.

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