Nel “decadentismo” toscano: una domenica a Toiano, paese fantasma
Mica male, il comunicato del Grosseto. Senza la possibilità di giocare allo stadio Zecchini per via della pesante squalifica (e delle porte chiuse, oltre ad una multa di 5mila euro), i maremmani hanno pagato a caro prezzo il post-gara col Livorno e si sono visti costretti a guardarsi intorno alla ricerca di una casa provvisoria per questo intenso finale di stagione. In palio c’è la salvezza.
Con una nota la societá biancorossa ha ufficializzato di averne trovate due, di case: giocherà la gara contro l’Ostiamare (in programma l’11 marzo) a Montalto di Castro, in provincia di Viterbo. Le ultime tre partite, peraltro di spessore, contro Arezzo (1 aprile), Tau (16 aprile) e Pianese (30 aprile) si terranno invece a Poggibonsi. Il Grosseto ha ringraziato le società proprietarie degli impianti. Evidenziando che il campo è stato ottenuto al prezzo comunale per l’affitto degli stadi: 550 euro a gara.
Fin qua, un omaggio apprezzabile. Poi una stoccata infuocata ai “rivali” del Follonica Gavorrano, vicinissimi sul piano territoriale e quindi decisamente più indicati ad offrire aiuto. Nella nota si legge “Si ringrazia per la disponibilità anche la società Follonica Gavorrano, che ci ha richiesto l’importo di € 4.500 a gara, oltre ad un’assicurazione giornaliera che coprisse gli eventuali danni interni ed esterni alla struttura, al pagamento anticipato e ad una scrittura privata redatta da studio legale di gradimento della società mineraria, che tutelasse gli accordi presi”.
Insomma, è sempre tempo di derby…
