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Elezioni comunali

Serie D- Clamoroso: porte più basse della norma, si scava una buca! Rabbia Grosseto

 

Clamoroso è dire poco. Scenario: la Serie D. Partita: di spessore, Sangiovannese-Grosseto, gara sentitissima fra due tifoserie che, per usare un eufemismo, non si amano. Ma quello che accade nel prematch è curioso: i maremmani presentano un reclamo perché a loro dire le porte dello stadio “Fedini” sono più basse rispetto al consentito. Si va a verificare. Ed effettivamente è vero.

Sangiovannese-Grosseto comincia prima del previsto. Poco prima dello scontro diretto (più importante per i maremmani, a dire il vero, decisamente invischiati nella lotta salvezza), si era venuti a sapere del reclamo formale biancorosso: Controllate le porte a San Giovanni Valdarno, sono più basse della norma. Così, a pochi minuti dall’inizio della gara di ieri, si provvede a misurare. Sono effettivamente più basse di dieci centimetri. Che si fa? Entrano in campo dirigenti e addetti al campo, mentre l’arbitro confabula con i capitani delle due compagini. Si opta per il compromesso: non si può giocare con le porte più basse, ma per alzarle serve un’idea. Scavare una buca di dieci centimetri che colmi questo gap, per esempio. Eccola servita: si può giocare, più o meno. E si deve anche far veloce a scavare: perché, col fischio d’inizio programmato per le 14:30, si rischia la sconfitta a tavolino da parte dei locali se entro le 15:15 il problema non viene risolto.

 

La gara di per sé è anche divertentissima: due rigori sbagliati (uno per parte), uno realizzato dalla Sangio che passa in vantaggio e fa esplodere il tifo azzurro. Il Grosseto però non molla e pareggia con Giustarini (ex Montevarchi, quando vede i colori del Marzocco gli si accende qualcosa dentro). Uno a uno e forse è anche giusto così. Di traverse, per fortuna, neanche l’ombra: immaginate quante polemiche? Ma di polemiche ne arrivano lo stesso. Perché a fine gara il Grosseto rende noto attraverso un comunicato stampa di aver presentato ricorso alla Federazione per vedersi riconosciuta la vittoria a tavolino:Us Grosseto 1912 dichiara di aver formulato riserva scritta prima della partita in quanto, da verifiche svolte, la misura delle porte, in altezza, era inferiore di 10 centimetri rispetto a quanto previsto dai regolamenti. Non avendo la società ospitante, ad avviso di Us Grosseto 1912, rimediato alla problematica nonostante l’invito dell’arbitro, è in corso la preparazione del reclamo al Giudice Sportivo”.

La Sangiovannese, stando a quanto affermato dal Presidente del Grosseto Antonio Fiorini, non deve averla presa benissimo. Sui social il numero uno maremmano ha preso posizione: “Oggi, per tutelare gli interessi della nostra società, abbiamo presentato riserva scritta sulla regolarità dell’altezza delle porte del terreno di gioco Fedini, di San Giovanni Valdarno. La nostra iniziativa ha provocato il disappunto (eufemismo) della società valdarnese e gli insulti dei tifosi. Ma non accettiamo accuse di antisportività da nessuno, tantomeno da una società che nel 2021 fece ricorso contro il Siena perché l’arbitro non espulse un giocatore bianconero a 28 secondi dalla fine della partita, ma solo a fine gara; e da una società che, nel 2004, tentò di conquistare la C1 ai nostri danni denunciando un problema di tesseramento del nostro giocatore Parola. Allora ci difendemmo senza infamare nessuno, qualcuno faccia lo stesso senza trinciare giudizi che rivelano soltanto una memoria corta”.







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