La Linea 365 delle 7:03, d’un tratto e senza segnalazione alcuna, ha smesso di transitare da Strada in Chianti, non riuscendo pertanto a servire gli studenti diretti verso gli Istituti secondari Liceo artistico, Liceo Machiavelli e Istituto agrario.
Il primo disservizio è avvenuto lunedì 18, poi ancora martedì 19 e quest’oggi, mercoledì 20. Criticità che ha comportato non pochi disagi agli avventori e che ha portato la cittadina chiantigiana Xenta Vettori a rivolgersi al numero verde di Autolinee Chianti Valdarno (ACV) e, in un secondo momento, a scrivere una mail al Comune di Greve in Chianti e alla Regione Toscana. Fin qui senza corrispondenza.
“Non risultano avvisi inerenti questa corsa, chiedo quindi, ovviamente, che la corsa riprenda in modo regolare da domani e le motivazioni del disservizio.”, la segnalazione effettuata.
Ma sentite qua il motivo della sparizione improvvisa della corsa delle 7:03, a spiegarcela è proprio Xenta dopo un colloquio telefonico con l’operatore del numero verde: poichè la corsa è stata affidata a un autista senza green pass ed essendo ACV sotto organico, il lavoratore non può lavorare nè essere sostituito; disagio iniziato dopo l’entrata in vigore del DPCM del 15 Ottobre che impone l’obbligatorietà del certificato verde in ambito lavorativo e non sarà probabilmente risolto fino al 1 novembre, quando entrerà in servizio Autolinee Toscane.
Riportiamo il giustificato sfogo della cittadina chiantigiana, trascritto per mail:
“Mi chiedo perchè paghiamo un abbonamento o un biglietto per un servizio inesistente, sottolineo che la corsa delle 7,03 è l’unica di tutta la mattina che trasporta gli studenti/lavoratori da Strada in Chianti fino all’Istituto agrario, transitando da Porta Romana, quindi coprendo tre istituti scolastici (Liceo artistico, liceo Machiavelli, Istituto agrario). E’ una presa in giro e in questo caso mi rivolgo ai nostri amministratori oltre che ai gestori di Acv: sostenere che questo problema riguardi il covid o una problematica aziendale, che temo non sarà risolta con il nuovo gestore, perchè si tratta di un problema di disorganizzazione, inefficienza e totale disinteresse degli utenti di un territorio, che subirà sempre più l’abbandono da parte delle persone che utilizzano per lavoro e studio i mezzi pubblici.