Nel “decadentismo” toscano: una domenica a Toiano, paese fantasma
Una scala mobile a San Niccolò. Nelle scorse settimane è tornata agli onori della cronaca fiorentina l’idea di una scala mobile per raggiungere più facilmente Villa Bardini e Forte Belvedere.
L’idea è stata lanciata per la prima volta nel 2008 dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ed è stata rilanciata qualche settimana fa dalle parole del sindaco di Firenze Dario Nardella.
Un progetto ambizioso che presenta non poche difficoltà, data la bellezza e la natura fragile della collina. Un progetto che deve ancora partire secondo le parole del soprintendente Pessina al Corriere Fiorentino: ‘Non c’è stato presentato un progetto, non c’è un percorso. Bisognerà vedere come questo sistema di scale mobili si vuole inserire nel contesto. Come sempre inserire queste cose in tessuto storico e in un contesto di grande bellezza come giardini Bardini non è facilissimo, ma tutto dipende dal progettista’.
Nel 2012, infatti, il Comune aveva studiato ‘un sistema di scale mobili o tapis roulant che sono sicuramente meno impattanti dal punto di vista ambientale e che consentono di affrontare anche repentini cambiamenti di direzione realizzando zone di arrivo e ripartenza’ ha continuato il sindaco.
Nel progetto si accedeva da via San Niccolò, attraverso Palazzo Vegni, ai giardini compresi tra San Niccolò e le mura e ci si soffermava sul belvedere tra il giardino Bardini e il verde pubblico esistente, giungendo sino alle mura e poi alla fortezza.
Il quartiere di San Niccolò, però, alza le barriere e promuove un progetto alternativo. Dopo un incontro aperto a tutti, il Comitato di San Niccolò lancia la sua proposta:
‘Una navetta elettrica che percorra un anello tra Lungarno, Piazzale Michelangelo e l’Oltrarno. Ci piacerebbe che potesse essere arricchita di contenuti multimediali che promuovano una Firenze meno conosciuta, città e borghi della Toscana, attività culturali di tutta la Città Metropolitana.‘
Una proposta chiara, esattamente come il No alla scala mobile e la richiesta della necessità della ricerca di equilibrio tra residenza e turismo nel centro storico.
‘Chiediamo all’Amministrazione comunale di aprire un tavolo di confronto sul tema della residenza e dell’abitare nel centro storico della città per discutere di questioni normative, ma anche di servizi e politiche per la città.’ Aggiunge il Comitato che adesso attende ulteriori sviluppi nell’iter di questo tortuoso progetto.