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Rifiuti speciali bruciati illegalmente: colto sul fatto dai Carabinieri






Militari della Stazione CC Forestale di Ceppeto (FI), nel corso di un servizio di pattugliamento del territorio, in Comune di Campi Bisenzio località Fornello, notavano una colonna di fumo provenire da alcuni appezzamenti di terreno coltivati, con presenza di numerose serre. La P.G. si portava sul posto, dove individuava un soggetto intento ad alimentare ed accudire un abbruciamento a terra a cielo aperto di materiali/rifiuti prodotti nel corso della propria attività.

La combustione degli stessi sprigionava fiamme e fumo acre. La persona presente, di nazionalità cinese, titolare di ditta individuale di produzione ortaggi, veniva identificata e risultava già conosciuta per altri fatti dalla P.G. Rilevata l’attività di combustione illecita di rifiuti speciali, i militari intimavano al soggetto di non proseguire con tale attività e di provvedere a spegnere il cumulo in combustione.

Procedevano dunque a contestare il reato di smaltimento abusivo di rifiuti a mezzo abbruciamento e il “getto pericolose di cose”, inteso come emissioni di fumo e previsto dall’art. 674 del Codice Penale.

Sul posto erano presenti altri scarti (rifiuti) della stessa tipologia di quelli smaltiti a mezzo abbruciamento, nonché si notavano residui di cinque precedenti abbruciamenti di rifiuti, segno inequivocabile che tale prassi fosse abituale. Ad aggravare il fatto, tale attività avveniva in periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi, durante il quale vige il divieto assoluto di abbruciamento di qualsiasi tipo. Al soggetto è stato dunque anche contestata la sanzione amministrativa di 240,00 euro.

L’introduzione nel 2014 del reato di “combustione illecita di rifiuti”, inserito come art. 256 bis nel Codice dell’Ambiente (D.lgs 152 del 2006), aveva lo scopo di porre un argine al drammatico fenomeno dei roghi di rifiuti, e affrontare l’incresciosa situazione di degrado ambientale e sanitario che affligge quella porzione di territorio nazionale ormai tristemente nota con l’appellativo di ‘Terra dei fuochi’.

I Carabinieri Forestali hanno riscontrato che dare fuoco ai rifiuti abbandonati è una condotta criminosa che, se pur non ancora a livelli di emergenza sociale, è aumentata negli ultimi anni anche in Toscana. Tale prassi desta preoccupazione nella misura in cui diventa una modalità di smaltimento di rifiuti da parte non solo di privati incauti o sprovveduti ma di ditte che trattano ingenti quantitativi di materiali, pericolosi e non, considerati gli effetti nocivi a breve e lungo termine che generano per l’ambiente.












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