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Promozione, colpaccio Antella: 0-3 a Campi, decidono i gol dell’attacco!






PROMOZIONE Girone B – 10ª giornata Anticipi
Lanciotto Campi-Antella 0-3 ore 15
LANCIOTTO CAMPI: Targioni, Benelli (80’ Bini), Esposito Goretti, Manzatu, Di Giusto (41’ Scarlini), Bambi, Ascolese (69’ Algerino), Bonciani, Cecchi, Verdi (68’ Afelba), Fathou. A disp.: Roselli, Zdrava, Rossi, Ballerini, Berillo. All.: Selvaggio.
ANTELLA 99: Vadi, Cipriani, Manetti Sac., Lanotte, Raganati, Bartolini, Manetti Sam. (68’ Chiti), Tacconi (91’ Guercini), Santucci (84’ Sormani), Olivieri, Picchi. A disp.: Scro, Aiello, D’Angelo, Kortz, Liguori, Rossi. All.: Morandi.
ARBITRO: Norgiolini di Arezzo
RETI: 49′ e 60’ Santucci, 54′ Olivieri.






Il sabato perfetto dell’Antella si esaurisce attorno alle 17:00, quando al centro del “Ballerini” una nuvola color celeste si condensa in un salto condiviso e uniforme. La compagine ripolese festeggia e lo fa per la seconda volta nel giro di 6 giorni, proprio come ad inizio campionato: Lebowski domenica scorsa, Lanciotto stavolta per sei punti filati che la rilanciano tra le primissime della classe.

Del resto l’Antella, seppur abituata da anni a navigare nei bassifondi di classifica e lottare per non retrocedere in Eccellenza, può dire la sua in Promozione, come già fece nel 2016-17, quando quel campionato lo vinse a sorpresa. Fasti della memoria che rimangono tali ma reali nei giocatori che allora c’erano e ancora ci sono, come capitan Tacconi.

Proprio il n.8, nei primi minuti di gioco, sospinge i suoi ad una partenza sprint che si traduce in 3-4 potenziali occasioni non sfruttate da Olivieri e Samuele Manetti, ad un passo dal tap-in vincente che non arriva. Il Lanciotto – un punto sopra l’Antella in graduatoria –  riordina le idee e comincia a macinare grazie a Cecchi che di sponda crea insidie nella retroguardia ospite. Da una sua sponda arriva la prima grande occasione non finalizzata. Dunque un altro tiro al volo di Fathou finisce sopra la traversa prima di analizzare due episodi dubbi: il primo quando l’attaccante di casa si insinua nella difesa antellese e finisce a terra, un pò troppo platealmente per convincere Norgiolini a fischiare rigore; il secondo, invece, quando il funambolo locale n.11 si esibisce in un uno-contro-uno pregevole, doppio passo, sposta il pallone, Cipriani mette poi leva il piede. Il contatto c’è ma il direttore di gara per l’ennesima volta muove le braccia energicamente per dire “Non c’è niente!”. 






Il pari, fin lì risultato più equo considerando occasioni e recriminazioni della prima frazione di gioco, viene spezzato al 49°. Neanche il tempo di pensare “questa partita potrebbe vincerla chiunque” che un gol fenomenale rompe l’equilibrio ponendo il treno antellese su binari in discesa: il n.9 dal niente si inventa una girata dai 15-16 metri, di mancino (piede non suo), trasformando in oro un’azione innocua. Re Mida di giornata.

Targioni è sorpreso (vedrai!) e il primo sigillo in campionato di Santucci è una perla che ricorda le gesta di un suo predecessore, l’indimenticato Bargelli delle salvezze faticose in Eccellenza.

Il Lanciotto è scosso e lo si capisce dal pacco-regalo natalizio che confeziona per il raddoppio antellese: Olivieri calcia una punizione dalla tre quarti, due difensori si scontrano, Targioni resta immobile e la palla carambola lenta in rete. 0-2. 

Gli 11 minuti fatali e decisivi si concludono con un’altra sortita offensiva ospite che si trasforma nello 0-3: Olivieri gran palla in profondità per Santucci, corsa di 40 metri e destro chirurgico all’angolo. Senza il primo gol non sarebbe, probabilmente, arrivato neanche il secondo, concretizzato con una giocata mix di forza e fiducia ritrovata.

Le tre sberle ravvicinate stendono il Lanciotto che non si riprende neanche dopo l’espulsione generosa di Olivieri per somma di cartellini, regalando 20 minuti in superiorità numerica ai bianco-rossi. Ma Vadi controlla e soltanto qualche tiro dalla distanza impensieriscono gli uomini di Morandi, corsari in quel di Campi Bisenzio.

L’Antella vince con il surplus ulteriore d’aver trovato i gol che attendeva, ovvero quelli dell’attacco. Grande prova anche del reparto difensivo, soprattutto nel forcing finale. Il Lanciotto recrimina con la direzione arbitrale per il penalty mancante e con se stesso per un black-out di 10 minuti costato carissimo.

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