Nel “decadentismo” toscano: una domenica a Toiano, paese fantasma
Partiamo da un presupposto. Anzi, da una precisazione. Non vedrete il gol che Baccini ha segnato al 95′ risolvendo la contesa fra Montalcino e Grassina su alcun video celebrativo di fine anno, su alcun top 10 della settimana. Per un semplice motivo: perché è stato annullato. E non è una constatazione polemica, anzi: la rovesciata da figurine Panini del Baccio scaturisce dalla sponda aerea di Fabiani. Ma in leggera posizione di fuorigioco. E’ che l’episodio del gol annullato, dell’urlo che si strozza nella gola dei tifosi del Grassina sembra l’istantanea perfetta di una domenica strana. Non amara, o almeno non fino in fondo: i rossoverdi di Cellini portano via il pari del campo di Montalcino (su cui, statene certi, inciamperanno in diverse) e hanno diversi rimpianti per non aver centrato il bottino pieno. Sbattendo contro gli episodi, contro un portiere del 2004 che qualcuno sognerà stanotte, contro una giornata che non nasce sotto una buona stella e che porta via a Cellini l’estro di Caschetto, fermato a metà primo tempo da uno stiramento.
Montalcino-Grassina, si diceva. Subito divertente, la gara in terra senese: Simoni apre per Baccini, cross basso per Colasuono che non ci arriva di un nulla. I padroni di casa, vogliosi di centrare un risultato importante per la salvezza, rispondono con un paio di punizioni: quella di De Iorio finisce larga, quella di Spada trova Bartoli. Spunti interessanti da una parte e dall’altra: al 19′ Simoni ridicolizza il proprio diretto marcatore e serve Caschetto, destro debole. Per il centrocampista la gara finisce sostanzialmente qua, considerando che a metà frazione, su uno scatto, arriva l’amaro pizzico all’adduttore. Bandiera bianca, è cambio: dentro Fabiani, che gioca una gran bella partita. Il problema del Grassina è una insolita distrazione difensiva: Tomberli incespica sul pallone nel tentativo di servire Travagli, ne approfitta D’Aniello che sfonda e serve comodamente Vichi. Uno a zero Montalcino, sembra una gara da incubo.
La forza dei rossoverdi però è quella di riemergere anche dalle gare ad handicap. E’ successo a Gaiole, è successo con la Sansovino. Accade anche a Montalcino: al 29′ Colasuono pareggia i conti approfittando dello svarione di un Palumbo non esattamente da Serie A e beffa col piattone da distanza ravvicinata Trapassi. Il numero 11 rossoverde fa esplodere il pubblico ospite e poi prova a ripetersi: sinistro secco su rimpallo dopo cross di Mazzoni, fuori. I locali invece si affidano alla spinta dei loro esterni: al 40′ una bella apertura premia Vicbi che salta secco Mazzoni e lascia andare il mancino, palla fuori di un nulla. E nel finale di tempo la più grossa occasione della gara: Fabiani raccoglie di prima intenzione su corner e calcia senza pensarci, ma Trapassi va giù con una rapidità impressionante e respinge. Poco prima, lo stesso numero uno si era salvato in qualche modo rimediando ad un’uscita tutt’altro che precisa su Baccini. Uno a uno all’intervallo, gara divertentissima.
A inizio ripresa il Grassina prova ad alzare la voce, consapevole dell’importanza dei tre punti: Baccini viene servito dentro l’area da Simoni e si ritaglia lo spazio per il sinistro, alto. Poi, al 54′, punizione di Simoni su cui Trapassi decolla mettendo in angolo. Si va a folate, il tempo comincia a stringere: Dini riceve da rimessa lunga e innesca di tacco ancora Baccio che va di prima sul primo palo, altro salvataggio del numero uno di casa. Il Montalcino quando avanza però impensierisce e nemmeno poco: D’Aniello (assolutamente il migliore dei suoi) brucia sullo scatto Rossi Lottini e scarica il bolide col mancino, ma è fuori di un nulla. Fino al 95′, quando arriva l’episodio che potrebbe far saltare il banco: Metafonti raccoglie e ripulisce il pallone, crossa in mezzo per Fabiani che spizza di testa a centro area. Lì c’è David Baccini. Il pallone è alto, ma pazienza. Rovesciata con coordinazione giottiana, il tiro è una sassata che trapassa Trapassi (gioco di parole inevitabile) e sfonda la rete. Uno a due, il bomber toglie di mezzo i brutti pensieri e anche la propria maglia. Ma c’è una bandierina alzata. Fuorigioco, si resta 1-1. Il punteggio non cambia più. La metafora ideale del pomeriggio del Grassina: vorrei, ma non posso. E quando anche il portiere finalmente è battuto, ci si mettono di mezzo i maledetti centimetri. Che impediscono ai rossoverdi di conquistare il successo con un gol da raccontare ai nipoti.
IL TABELLINO
MONTALCINO: Trapassi, Berardi, Palumbo, Matteini, Gugliotta, De Iorio, Spada, Trombesi (78′ Pecci), Vichi, Layani, D’Aniello. A disp.: Cicino, Girolami, Lachi, Mattii, Hajii, Bellavista, Pierangioli. All.: Francini.
GRASSINA: Bartoli, Rossi Lottini, Tomberli, Travagli, Mazzoni, Natale (63′ Metafonti), Alfarano, Caschetto (22′ Fabiani), Simoni (68′ Dini), Baccini, Colasuono (86′ Manecchi). A disp.; Colcelli, Salvini, Meacci, Magnolfi, Metafonti, Romanelli. All.: Cellini.
ARBITRO: Mascelloni di Grosseto, coad. da Pappalardo di Empoli e Gioia del Valdarno.
RETI: 26′ Vichi, 29′ Colasuono.
NOTE: Ammoniti Palumbo, Rossi Lottini, Mazzoni, Alfarano, Natale. Recuperi 4’+5′.