Pazza? Decisamente sì. E festante a fine partita. “La capolista se ne va” cantano i giocatori dell’Antella, abbracciati sotto la tribuna del tifo biancoceleste. La creatura di Morandi viaggia che è un piacere, si riscopre vulnerabile in difesa ma ha la forza di portare a casa tre punti di granito. Finisce 2-1 il match interno col Montelupo: gli antellesi hanno la meglio su una formazione che ha dato tutto per portar via punti validi per la matematica salvezza. E soprattutto restano primi all’ultima curva del campionato: domenica prossima, sul rettilineo finale, c’è la trasferta contro l’Affrico a Campo di Marte. Se l’Antella vince, torna in Eccellenza.
Non è una domenica facile per i biancocelesti, reduci dal preziosissimo pari in casa Rufina. Di insidie ce ne son tante: l’aria della vetta a qualcuno può anche dar noia, il Montelupo ha l’obiettivo salvezza chiaro in testa fin dai primi minuti e cerca di serrare i ranghi in apertura di gara. C’è una mezza chance locale al 9′, quando Beconcini si dimentica dell’importante oggetto sferico dalle parti della linea laterale e Samuele Manetti prova ad approfittarne, proponendo un cross teso su cui però arriva prima il portiere ospite in uscita. Al 14′ la risposta ospite, con Gueye che si coordina e calcia fuori, ma è tutto fermo per un fallo di mano dello stesso attaccante. Più nitida l’occasione antellese tre minuti più tardi: Manetti ricuce al limite dell’area e appoggia per Tacconi, sinistro a giro che trova la presa a terra di Lensi. L’Antella, si sa, è fortissima sulle palle inattive, e crea due opportunità clamorose dopo la metà di frazione: prima Tacconi manda fuori di un nulla, poi Bartolini stacca sul secondo palo, ma il suo tentativo finisce contro il legno. Rimpianti da Eccellenza, pensa qualcuno in tribuna. Ma la gara è lunghissima: dopo un mezzo squillo di Ndaw su punizione (Vadi neutralizza centralmente) si va al riposo.
Nel secondo tempo altra palla inattiva per i locali: stavolta stacca Lanotte, fuori. Ma il gol arriva, ed è frutto di una bella combinazione fra Samuele Manetti e Santucci: il primo approfitta dell’eccessivo spazio riservatogli sulla trequarti e imbandisce la tavola per il secondo. Che non si fa pregare trafiggendo Lensi: uno a zero, delirio di giocatori, pubblico e panchina. L’Antella abbassa ora il proprio baricentro, intuendo di non dover forzare: gli ospiti producono troppo poco per provare a portare a casa il pari, limitandosi a qualche mischia da palla inattiva. Finita, dunque? Macché: i biancocelesti vengono colpiti proprio sul loro punto forte. All’83’ un calcio d’angolo del subentrato Leoncini trova infatti la deviazione aerea di Corsinovi che piega le mani a Vadi. Clamoroso pari, qualcuno in casa Rufina e Lanciotto apprende la notizia ed esulta. Ma è una gioia effimera: all’86’ infatti sugli sviluppi di una confusa palla inattiva, Santucci si gira di prima intenzione, scagliando, oltre al pallone, anche una preghiera. Qualcuno ascolta e dà il benestare, perché il tentativo dell’attaccante antellese va dentro, beffando un Lensi colto fuori tempo. Due a uno, incontenibile corsa di tutta la panchina antellese sotto la tribuna. Il fischio finale è una liberazione: l’Antella vince ancora, nonostante il gol incassato a sette minuti dalla fine non si disunisce e resta prima. Ora, contro l’Affrico, basta una vittoria: col 2 fisso, Morandi riporta i biancocelesti in Eccellenza.
IL TABELLINO
ANTELLA: Vadi, Cipriani, Raganati, Bartolini, Grattarola (84′ Picchi), Tacconi, Lanotte, Merciai, Olivieri (91′ Kortz), Manetti Samuele (75′ Manetti Sacha), Santucci (84′ Lepri). A disp.: Scrò, Chiti, Tamburini, Aiello, Bandini. All.: Morandi.
MONTELUPO: Lensi, Beconcini (84′ Seghetti), Corsinovi, Buzzi (73′ Leoncini), Cupo, Bianchini, Brogi, Ndaw, Cerboni, Gueye, Anedda. A disp.: Consani, Marrazzo, Michelucci, Potogu, Gori, Ciulli, Cintelli. All.: Lucchesi.
ARBITRO: Cremone di Pisa, coad. da Pellegrini di Prato e Seneviratna di Pontedera.
RETI: 52′ Santucci, 83′ Corsinovi, 86′ Santucci.
NOTE: Angoli 6-4. Recuperi 0’+4′.
