Posti auto che già non sarebbero sufficienti a coprire l’ingente richiesta e che diventano ancor più rari e preziosi a causa di un semplice marchingegno non funzionante: le sbarre d’accesso ai parcheggi riservati ai dipendenti rimangono perennemente alzate. Comportando, come potete immaginare, l’entrata gratuita di qualsiasi persona debba recarsi all’ospedale.
A queste condizioni, pertanto, i posti auto per i lavoratori diventano ancor più insufficienti, una caccia al tesoro che genera rabbia e nervosismo in coloro che sono costretti ad attendere 20-30 minuti prima di lasciare la propria vettura in uno spazio adibito.
Il problema, poi, si accentua nei momenti di cambio turno di infermieri e operatori sanitari – indicativamente verso le 13 – quando i professionisti del pomeriggio raggiungono l’ospedale in anticipo rispetto all’avvicendamento con i colleghi e trovano ogni auto del primo turno ferma nei posteggi sopra citati.
Ah, le difficoltà del momento nel trovare parcheggio assomigliano a un tuffo carpiato con avvitamento triplo, coefficiente elevato: si, perchè, il carico da undici è piazzato dal cantiere aperto a fianco della palazzina che limita ulteriormente uno dei tre posteggi, dimezzandone i posti.

Cosa fare e cosa chiedono i dipendenti?
Semplicemente che le sbarre siano attive e adempiano alla loro funzione, ovvero quella di alzarsi soltanto al cospetto di un dipendente OSMA.