Nel “decadentismo” toscano: una domenica a Toiano, paese fantasma
Di politica non si fa altro che parlare
perché tra pochissimo siamo chiamati a votare,
c’è fermento in questi giorni al paesello
e le chiacchiere cadono come pioggia sull’ombrello.
Uno dice una cosa, l’altro il contrario
c’è chi usa un tono sornione e chi lapidario,
c’è chi ha pensieri concreti e chi singhiozzi
oioi… Pare d’essere sulle macchinine a cozzi!
A prescindere dal candidato che vincerà
ci tengo a dirgli qualcosa sulla nostra realtà,
e lo farò così, con le mie rime scherzose ma non troppo
quindi leggile bene e buttale giù come uno sciroppo.
L’Impruneta ha bisogno di un gran riscatto
di un progetto reale, vivo e non astratto,
il paesello va trattato per bene, coi guanti
perché di cose belle ne abbiamo tante, sono abbondanti!
Siamo tutti stanchi dei paroloni, vogliamo quelli che contano: i fatti
quindi tu che vincerai, per questo territorio suda e combatti,
ascolta bene le richieste e i suggerimenti del tuo paese
e non lo fare il presuntuoso, sii cortese.
Punta il riflettore e fai splendere il nostro caro paesello
valorizzane le arti e le tradizioni che sono il suo bello,
assapora l’olio, il vino e la terra che lavoriamo
ama queste colline che tutt’attorno abbiamo.
Non fare mai promesse che non puoi mantenere
altrimenti con una figuraccia cadrai sul tuo sedere,
ora basta polemiche, avete fatto tutti una bella corsa
c’è chi ha perso velocità e chi ha preso molta rincorsa.
E dunque in bocca al lupo a tutti i candidati
che di certo in questi mesi non si sono annoiati,
ricordate che il bene d’Impruneta dev’essere al primo posto
e guai a pensare al vostro volere con un pensiero nascosto…
