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Max Meriggi, il “volo” del velocista ripolese: primato toscano sui 200m e un sogno chiamato Olimpiadi!






C’è chi corre verso il domani e chi, il domani, se lo costruisce correndo. Tra i secondi c’è un giovane grassinese di belle speranze, destinato a diventare una nuova (e super!) eccellenza sportiva in quel di Bagno a Ripoli e, chissà, persino “freccia tricolore”.

E se loro solcano i cieli, lui brucia il terreno: Massimiliano Meriggi, 23enne, è un prospetto da attenzionare, tesserato della società Atletica Firenze Marathon. Fiorentino di nascita, trasferitosi a Grassina – paese natio del padre – all’età di 3 anni, si è avvicinato all’atletica all’età di 11, allenandosi dapprima a Sorgane e ora allo stadio Ridolfi a Campo di Marte. 

La sua vocazione più pura? Correre…e veloce. Massimiliano è un velocista, dote innata che può e deve essere costantemente allenata, specializzato nei 60m indoor, nei 100 e 200 metri: proprio in quest’ultimi, il 23enne, è diventato campione toscano il 29 maggio scorso registrando un 21:53 che ha già migliorato!






Umiltà a disposizione del talento: la “formula” è vincente!

Ad Arezzo ha vinto sui 100 metri con 10:65 e sui 200 metri con 21:41 mentre a Giugno ha corso la finale dei 200 metri per la Challenge Assoluti con 21:31, tempo che gli è valso l’ingresso alla manifestazione di Rieti che si terrà il 24-25-26 Giugno. Ah, quel 21:31 è anche tempo record per gli atleti tesserati Firenze Marathon dal 2018 e suo miglior personale fin qui.

Per il momento, con il mio tempo, sono 16° in classifica a livello nazionale sui 200 metri.

Nel circuito fiorentino il grassinese non ha rivali mentre a livello toscano detiene il primato sui 200m e insegue soltanto l’amico massese Samuele Ceccarelli sui 100.

Ma la strada – da correre, s’intende – è ancora lunga:

 “Mi alleno per scendere sotto i 21:00 sui 200 m e poter rientrare nei primi 6 a livello italiano. Sono fiducioso!”

Da sottolineare, nel percorso di crescita sportivo e umano di Max, l’apporto dei suoi due allenatori succedutisi nel tempo: Paolo Fiorenza, ex coach di Mennea – “Un’icona per me”, dice il giovane ripolese – e Ilaria Ceccarelli, attuale allenatrice per cui Meriggi stravede: 

“Non fosse stato per lei, dopo che coach Fiorenza ha dovuto trasferirsi a Bologna, avrei smesso. E’ una grande donna e allenatrice!

Che sensazioni mi dà correre? C’è una risposta fisica e ce ne è una più psicologica. Ho una struttura leggera ed una corsa molto reattiva, pertanto ho tempi di appoggio rapidi e falcate molto ampie: la sensazione tangibile, corporea, è strana quanto bella ed è prossima al sentirsi in volo. Nella testa è come stare a mezz’aria e cavalcare il vento: quando sto bene e sono in giornata, mi sento così!

E poi, mentalmente, correre ti estrania dalla quotidianità, dai problemi, quasi dalla realtà: è, molto semplicemente, pura libertà. Gravito in uno stato personale di meditazione, di silenzio e pace. Correre mi toglie ogni energia negativa.

Il mio sogno? Essere tra i primi dieci in Italia e gareggiare alle Olimpiadi (e farsi un bel tatuaggio dei 5 cerchi!). 






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