Ultime notizie

Libri di donne… per le donne

Libri di donne… Per le donne. Non perché io sia fan di questa giornata, capiamoci, però potrei dirvi che ogni occasione è buona per parlare di libri.
La ricorrenza di questa giornata ahimè è diventata vittima del marketing, come quasi tutto ormai in questo mondo, tutti ci marciano e io ci tengo sempre a ricordare all’umanità che questa giornata nello specifico, nasce da una tragedia ad inizio ‘900 quando, nell’industria newyorkese “Cotton“, le operaie rimasero uccise in un terribile incendio. Non mi piace se si parla di “festa della donna”, preferisco dire “giornata internazionale” ma anche questo fa poco testo visto che ad oggi c’è anche la “giornata internazionale” del lapis.
Non è una mimosa che rappresenta il rispetto, non è un bacio perugina con una rosa che rappresenta l’amore.
Cinismo il mio? Bah, chiamatelo come volete…

Oggi vi parlo di un’altra cosa, niente mimose, niente spetteguless, oggi si parla di libri scritti da donne, per le donne. Ho scelto tre titoli che mi sono rimasti nel cuore per motivi diversi e che oggi voglio raccontarvi.
Iniziamo con “IL BALLO DELLE PAZZE” di Victoria Mas, Edizioni e/o, 16.50€ per 181 pagine.
Siamo nel 1885 a Parigi, più precisamente alla Salpêtrière, un ospedale psichiatrico al femminile. Le internate sono donne con un passato, un presente ma dal futuro molto incerto, quasi inesistente perché da quelle mura si entra ma non si esce. Ma quante di queste donne sono clinicamente malate, pazze, isteriche o epilettiche e quante invece sono “scomode” per i canoni della società? Non vi rispondo, ve lo lascio scoprire.
L’autrice ci racconta questa storia con un tono elegante e ribelle, con sfumature rabbiose per le troppe ingiustizie. Un romanzo pieno di sentimenti contrastanti che tiene l’attenzione alta. Camminerete a braccetto con queste “pazze” per i corridoi della Salpêtrière fino all’arrivo del tanto atteso ballo.
Una storia con un riflettore potente sulla solidarietà femminile, quella vera, che sa essere potentissima.

 

Andiamo avanti con “CHOCOLAT” di Joanne Harris, Garzanti editore, 6.90€ per 338 pagine.
Sono certa che conoscerete il film, sì quello con Johnny Depp dei nostri cuori e Juliette Binoche. Ebbene, ecco qua il libro che in realtà è il primo di una serie. È ancora più bello del film (come sempre del resto!), ha una magia tutta sua che racchiude una storia piena di leggende, di cioccolato e di riflessioni. Tra una pralina ed un biscotto glassato l’autrice affrona tematiche sensibili come la violenza domestica, l’accettazione di sé, la perdita ed il continuo intreccio tra sacro e profano. 
Tutta la trama pare circondata da un’atmosfera inebriante, profumata. È una storia che in tutta la sua dolcezza mostra con forza e a carte scoperte quanto sia difficile smontare determinati stereotipi. Difficile ma non impossibile. Lo stile dell’autrice è fluido e poetico, acchiappa il lettore… Anche per la gola sì, perché ci sono delle descrizioni cioccolatose che fanno venire l’acquolina in bocca, per non parlare del “Glossario Goloso” a fine libro… Ma questo ve lo lascio scoprire a voi!

 

Terzo ed ultimo libro per oggi, “NIENTE CAFFè PER SPINOZA” di Alice Cappagli, edito Einaudi, 12.00€ per 269 pagine.
Qui abbiamo la protagonista, la nostra Maria Vittoria, che fa un’evoluzione pazzesca. È bloccata in un matrimonio che la sta completamente affossando e lei si sente arrivata al capolinea. Una chiamata dall’ufficio di collocamento le stravolgerà la vita anzi, più esattamente le permetterà di fare un incontro che cambierà le carte in tavola. Maria Vittoria andrà a lavorare per un vecchio professore di filosofia che è diventato cieco e per lui dovrà pulire, cucinare e… Leggere. Tra una zucchina da tagliare, un panno da stirare e qualche lettura di Epicuro, Pascal e Spinoza, la nostra Maria Vittoria farà una superba alzata di testa alla vita e… Basta, non vi dico altro.
Vi dico però che è un libro molto gradevole e sensibile che trasforma il dolore in forza. È una lettura che tiene compagnia, che coccola, dona speranza e ricorda di dare sempre il giusto peso e valore ad ogni momento. E soprattutto, ci rammenta che dalle situazioni scomode abbiamo la possibilità di levarci e di poter ricominciare perché in fin dei conti, non è mai troppo tardi.

Ecco qua i miei tre consigli dedicati a questa giornata. Se avete qualche titolo da consigliare beh, io son sempre molto felice di scoprire nuovi titoli! Se avete voglia, aspetto dunque i vostri “Libri di donne… Per le donne”.

Silvia Colombi

Per molti “scrivere” è solo un semplice verbo transitivo della seconda coniugazione, per me invece è un bisogno, è pura passione. La sensazione di tenere la mia penna preferita tra le dita è una delle cose migliori, rientra nella mia “top 3” insieme al gelato e ad un buon libro dalle pagine un po’ ingiallite. Ognuno ha una propria “fissa”, la mia è scrivere e raccontare, perché quando la penna mi chiama…io rispondo.

Precedente

Antella, scomparsa del giovane Federico: il cordoglio del Sindaco Casini

Successivo

Firenze, albero crolla nel giardino di una scuola