Nel “decadentismo” toscano: una domenica a Toiano, paese fantasma
Come preannunciato, è in arrivo l’ulteriore restrizione attesa finalizzata a regolamentare i vuoti normativi palesati dai vari DPCM, sì da limitare la diffusione del Coronavirus. Non si tratta di un nuovo DPCM bensì di un’ordinanza emessa dal Ministero della Salute, entrerà in vigore da domani, 21 marzo.
Una misura che condiziona altri aspetti quotidiani della nostra vita volti a ridimensionare le uscite di casa e, di conseguenza, a placare il nascente clima di odio da “caccia al pedone”. Adesso che vi è un’ordinanza specifica e precisa non ci saranno più spazi interpretativi né potrà valere la discrezionalità di sindaci, vigili, poliziotti di turno.
L’ordinanza firmata dal Ministro Speranza riporta all’Art 1 della voce “Emana la seguente ordinanza“: la seguente dicitura:
“Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sono adottàte, sull’intero territorio nazionale, le ulteriori seguenti misure:
a) è vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici;
b) non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona;
c) sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consiunarsi al di fuori dei locali; restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro;
d) nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.
All’art.2 definisce invece le tempistiche: “Le disposizioni della presente ordinanza producono effetto dalla data del 21 marzo 2020 e sono efficaci fino al 25 marzo 2020.
2. Le disposizioni della presente ordinanza si applicano alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione.
Cinque giorni di totale clausura, pertanto, con le uscite che dovranno limitarsi – in possesso di autocertificazione – a ragioni lavorative e necessarie, ovvero motivi medici e legati all’approvvigionamento. Saranno vietate attività di jogging, passeggiate, tour in bicicletta così come vi è il divieto di trasferimenti verso seconde o terze case. Bagno a Ripoli, sull’onda lunga di Firenze, aveva già chiuso parchi pubblici, fontanelli dell’acqua e interdetto panchine. Adesso ecco la decisione dall’alto che molti sindaci attendevano per regolare un non-detto che rischiava di creare criticità sociali e situazioni esplosive.