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Impruneta, archeologia e scuola: con “Buongiorno Ceramica” gli studenti hanno messo le mani…nella terracotta!






Domenica 22 maggio 2022, in occasione della manifestazione Buongiorno Ceramica 2022, si è tenuto alla Fornace Agresti un laboratorio di ceramica per bambini e ragazzi, parte del progetto “Archeologia della produzione nel paese del cotto” che coinvolge il Comune di Impruneta, il Ministero della Cultura e L’Università di Firenze.Ad accogliere le famiglie c’erano il vicesindaco Matteo Aramini, ideatore della rassegna imprunetina di Buongiorno Ceramica, e l’assessora all’istruzione Sabrina Merenda insieme con alcuni insegnanti, le prof. Ranieri, Bisogno e Farina.Questa attività è la conclusione del percorso per l’anno scolastico 2021/22 di Archeologia pubblica dedicato alle scuole che le archeologhe dott.ssa Chiara Molducci, dott.ssa Benedetta Pacini e prof.ssa Elisa Pruno hanno avviato a marzo con le seconde medie dell’I.C. Primo Levi di Tavarnuzze, con due giornate di didattica in classe, in collaborazione con il fornacino Massimo Carbone, volte alla conoscenza-narrazione della ceramica, per poter immaginare il futuro della sua produzione a Impruneta.

I ragazzi sono stati coinvolti anche nella compilazione di questionari conoscitivi che sono stati restituiti alle dottoresse proprio in occasione dell’evento di Buongiorno Ceramica.






Domenica, grazie al prezioso aiuto e contributo dell’imprunetino Giovanni Poggini (in foto) e di suo figlio Tommaso, è stato possibile dare ai ragazzi un assaggio di quello che può essere il lavoro in fornace.

Tutti i giovani presenti hanno potuto creare con la proprie mani, e l’immaginazione che li contraddistingue, centocinquanta manufatti di argilla che verranno poi cotti nei forni. La cornice stessa che gli ha accolti, in Fornace Agresti, custodisce alcune formine storiche e la traccia delle lavorazioni tradizionali che sono state illustrate anche ai genitori in una visita guidata da Sara Kazem Goudarzi.

Quello di domenica è il primo passo di un percorso a moduli che verrà portato avanti anche il prossimo anno scolastico e che pone i ragazzi come protagonisti nella realizzazione di una parte della mostra che esporrà, alla Fornace Agresti, un saggio del fortuito ritrovamento di un nucleo di ceramiche rinascimentali e moderne avvenuto nel territorio di Impruneta.È stato proprio il ritrovamento di questo nucleo di ceramiche, attualmente studiato dalla dott.ssa Angelica Degasperi in un laboratorio ospitato presso i locali del Comune a Tavarnuzze, che ha dato il via al progetto “Archeologia della produzione nel paese del cotto”, il quale, oltre al coinvolgimento dei ragazzi, vede protagonisti anche gli attuali produttori della ceramica imprunetina, al fine di individuare continuità e divergenze tra la produzione ceramica archeologicamente attestata e quella contemporanea, guardando però al futuro.






Gli assessori Aramini e Merenda, ringraziando la direzione scolastica e i coordinatori scolastici Raffaella Ranieri e Michela Speranza e tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della giornata, auspicano che venga realizzato l’obiettivo più ambizioso che riguarda la possibilità di trasformare la stessa Fornace Agresti in un Museo interattivo della terracotta, dove il coinvolgimento delle nuove generazioni può essere il veicolo per la continuazione di una tradizione millenaria in una prospettiva futura.

A conclusione della giornata, si sentiva davvero che c’era la necessità di recuperare la voglia di stare insieme e di creare, in particolare per le nuove generazioni.

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