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Firenze, al via il processo di riqualificazione dei mercati cittadini: ecco le varie fasi






Al via la riqualificazione dei mercati cittadini che avverrà in 4 mosse. 

Parte in questi giorni il piano dell’Amministrazione comunale per riqualificare tutte le aree destinate a mercato su suolo pubblico presenti in città: dai mercati coperti ai chioschi, dai mercati rionali a quelli del centro storico. L’obiettivo è quello di definire entro il 2022 il piano di rinnovamento complessivo del commercio su area pubblica.

Alla fine del dicembre del 2020, infatti, era stato approvato il regolamento comunale che ha stabilito le nuove norme generali per i mercati. Per proseguire sulla strada del rinnovamento ora il consiglio comunale è chiamato ad approvare il Piano, ossia le schede dei singoli mercati in città (dove si collocano, quali dimensioni possono avere, quanti banchi nel singolo mercato).

Con la delibera appena approvata in giunta e che ora passa all’attenzione del consiglio comunale, vengono definite le schede dei mercati coperti: il mercato storico di San Lorenzo, il mercato di Sant’Ambrogio, il mercato delle Pulci e i nuovi box nel mercato delle Cure. 






Si passerà poi all’adozione del piano delle aree dei mercati rionali su cui l’Amministrazione comunale ha già nei mesi scorsi effettuato confronti con le associazioni di categoria e con i presidenti di quartiere per definire le caratteristiche più significative della riqualificazione.

La terza parte del piano definirà i chioschi alimentari, le edicole e i fiorai che operano su suolo pubblico. Il quarto e ultimo step riguarderà i raggruppamenti dei mercati del centro storico che dovranno dotarsi anche del nuovo banco. Nel frattempo, infatti, sta proseguendo il lavoro della commissione speciale comunale per la definizione della tipologia del nuovo banco “fiorentino” che sostituirà gli attuali banchi. L’obiettivo è, dunque, attivare il percorso di riqualificazione dei mercati connesso al Piano delle aree questo mese e concluderlo entro la fine dell’anno.

Il sistema delle concessioni, a fronte delle misure nazionali per l’emergenza covid, è stato prorogato dal livello nazionale fino alla fine di giugno 2022, previa la verifica di sussistenza dei titoli. Nelle more del procedimento i titoli restano validi.






“Il commercio su area pubblica rappresenta un pezzo importante dell’economia e del lavoro in città – ha detto l’assessore al commercio e alle attività produttive Federico Gianassi – e lavorando su suolo pubblico deve sapersi inserire in modo armonioso e coerente con il contesto urbano, spesso preziosissimo, su cui insiste.  Inoltre, le attività su suolo pubblico rappresentano spesso un presidio sociale delle nostre strade per i cittadini. Insomma, il comparto merita tutto il nostro sforzo per una riqualificazione complessiva. Ora ci siamo e noi iniziamo con questa delibera approvata in giunta, che portiamo all’attenzione del Consiglio comunale, il percorso per avere mercati più belli e funzionali tutelando decoro, bellezza, e tipicità”.

“Condividiamo totalmente questo percorso che porterà alla riqualificazione di questi importanti presidi che hanno una natura economica, commerciale ed occupazionale, ma anche sociale. In particolarespiegano il presidente del quartiere 1 Maurizio Sguanci, il presidente del quartiere 2 Michele Pierguidi, la presidente del quartiere 3 Serena Perini, il presidente del quartiere 4 Mirko Dormentoni ed il presidente del quartiere 5 Cristiano Balli i mercati rionali ed i chioschi costituiscono spesso e volentieri degli elementi insostituibili di vitalità dei nostri rioni, grazie al servizio commerciale che svolgono ma anche all’essere spesso punti di riferimento, di aggregazione, di presidio, di segnalazione di problemi e di collaborazione con i Quartieri e con le istruzioni per realizzare progetti di cittadinanza attiva e di cura degli spazi pubblici.

Accompagneremo fino in fondo quindi questo percorso, convinti – concludono i cinque presidenti dei quartieri fiorentini – che rappresenti un’ulteriore opportunità di rafforzare lo spirito di comunità, la prossimità e l’affermazione della cosiddetta ‘città dei 15 minuti a piedi’”.

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