Nel “decadentismo” toscano: una domenica a Toiano, paese fantasma
Il Grassina accelera e lo fa con un motore familiare. Con un telaio conosciuto e affidabile, senza scossoni o smantellamenti rischiosi. Alla guida della macchina rossoverde che si appresta a preparare il nuovo campionato di Promozione ci sarà ancora Marco Cellini. Subentrato a Miliani lo scorso autunno quando la squadra era ultima in classifica, il tecnico che ha trionfato due anni fa alla guida degli Juniores Èlite ripolesi ha centrato alla fine il quarto posto.
Uscendo ai playoff per un pari, quello col Lanciotto: “E’ stato un anno positivo, stiamo smaltendo un po’ di delusione per l’eliminazione nei playoff ma se devo giudicare la stagione credo sia stata soddisfacente. Abbiamo ritrovato serenità, un aspetto che nell’ambiente mancava: per me era fondamentale riavere tranquillità coi ragazzi e piano piano abbiamo iniziato a carburare. Ci stavamo rendendo conto che il clima stesse cambiando”.
Sì, il clima stava cambiando: Cellini è un normalizzatore per definizione, chi ha ottima memoria sportiva lo ricolloca all’Albinoleffe, prolifico bomber di qualche anno fa, ma sempre con quel low profile che inevitabilmente convince società e tifoseria. Al punto da coltivare pure qualche rimpianto per come è andata a finire: “Ma non per il playoff perso col Lanciotto: siamo usciti in modo meritato. Ma per alcune prestazioni sul finale della regular season: abbiamo perso punticini preziosi, potevamo finire più in alto”.
Ora è il momento di programmare quello che sarà, sulla base della continuità: “Abbiamo creato uno spirito importante in spogliatoio. Non è da buttare, anzi, inizieremo proprio da lì; ricominceremo da questa voglia e dall’attaccamento ricostruito fra ragazzi e tifoseria. Per questo confermeremo buonissima parte del gruppo”. E un occhio al mercato: “Pochi innesti ma mirati: ma mi interessa più il lato umano che sportivo”. Il mister sa che sarà una Promozione a dir poco stimolante: “Tantissime squadre di livello, sarà un girone più ricco rispetto all’anno scorso. E più lungo, visto il maggior numero di squadre nel raggruppamento: i valori verranno fuori”.
Chi ha avuto pochi dubbi nel confermare Cellini è stato il presidente rossoverde Tommaso Zepponi: “Dopo due anni pessimi abbiamo ricostruito nel modo giusto. Peccato solo per aver toppato qualche prestazione nel finale, perchè sono convinto che con la nostra qualità avremmo potuto far qualcosa in più”.
Il numero uno del Grassina, nel ripercorrere la stagione, tiene anche a ringraziare Furio Marangio e Alessio Miliani, ds e tecnico con cui era iniziata l’annata: “Alla lunga i valori sono venuti fuori: i giocatori scelti da loro hanno reso al massimo del loro livello. Scommesse azzeccate”. Una soddisfazione, quella di non dover ripartire da zero: “Abbiamo un’ottima base da cui ricominciare. Miglioreremo la squadra con pochi innesti, con la riconferma del mister e dello staff tecnico, oltre alla valorizzazione di Marco Leo come direttore sportivo: ci aspettiamo un campionato tranquillo puntando a rientrare nella parte sinistra di classifica”.
Zepponi non fa pronostici sul prossimo girone fiorentino di Promozione: “Difficile dire chi trionferà. Si torna a 16-17 squadre, ci saranno le retrocesse dall’Eccellenza che terranno a far bene, e insieme a loro l’ambiziosa Sestese che ha vinto la Prima Categoria. Esaltante”.
E sarà ancora più esaltante coi tifosi, con cui il Grassina ha brindato lo scorso 5 maggio nella cornice del campo di via Bikila: “Ci godiamo il loro supporto ricordando che il legame fra squadra e tifoseria è saldamente alla base della nostra realtà sportiva. Vogliamo onorarli come loro hanno fatto durante tutto lo scorso anno”.
Poi c’è Marco Leo, che fino allo scorso anno era un giocatore e adesso è il direttore sportivo del Grassina: una nuova veste per l’ex centrocampista che ora si appresta a preparare la prima campagna acquisti da dirigente: “Ci metterò tutto l’impegno possibile, un incarico da direttore sportivo è sempre motivante. Ora speriamo di dar vita a una squadra competitiva”. Mantenendone l’ossatura dello scorso anno: “Abbiamo fatto un buon campionato, ora potremmo provare a migliorarci. Cercando magari un innesto per ruolo, il più mirato possibile”.