Le nubi ancora non si diradano, ma le parole di Paolo Mangini, nei giorni scorsi riconfermato Presidente del Comitato Regionale Toscano, tengono vive le speranze di diverse società di Eccellenza che vorrebbero riprendere con l’attività dal 5 marzo. Diverso e molto più difficile il discorso relativo alle categorie dalla Promozione in giù, molto più prossime allo stop definitivo: “Confidiamo di essere inseriti nella zona bianca, visto che la Toscana sta facendo registrare dati buoni per quanto riguarda l’andamento della pandemia. Siamo condizionati pesantemente dal DPCM che avrà scadenza fissata al 5 marzo, ma in questo mese e mezzo, monitorando attentamente la situazione sanitaria, faremo di tutto per garantire una ripresa degli allenamenti regolari per lo sport dilettantistico di base”.
Quanto è realistica una ripresa dei campionati di Eccellenza?
“Difficile dirlo, sicuramente i dilettanti stanno pagando il prezzo più alto per questa pandemia. La ripresa del campionato è un’idea che parecchie società di Eccellenza gradirebbero: io avrò una riunione col consiglio direttivo a Roma a metà febbraio e lì forse faremo registrare dei passi in avanti”.
Ecco, le società quindi vorrebbero riprendere a giocare.
“Sì, ma a due condizioni. La prima è che si possa farlo in totale sicurezza, con un monitoraggio attivo dei contagi così come ora avviene in Serie D. La seconda è che le partite non si disputino a porte chiuse, perché l’assenza del pubblico stroncherebbe le casse già provate delle società di Eccellenza. Con una migliore situazione pandemica nella nostra regione, non è uno scenario da escludere”.
La convince l’idea di disputare i soli match di andata per concludere in tempo il campionato?
“Questo format dovrà essere condiviso più che altro dalle società, non tanto da noi del Comitato Regionale. E’ sicuramente un’idea che verrà presa in considerazione”.
Però se l’Eccellenza non dovesse riprendere, verrebbero bloccate le retrocessioni dalla Serie D. E questo rischierebbe di togliere credibilità al campionato…
“Non mi voglio esporre su questo. Sappiamo tutti quanto il campionato di Serie D stia vivendo una situazione al limite, fra rinvii continui e gare tutte a porte chiuse. Penso che la decisione sul destino della D arriverà, anche quella, subito dopo la scadenza del 5 marzo, quando la situazione verrà analizzata dal Consiglio Federale”.
