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Domani il processo al Figline, gialloblù in difesa serrata: i possibili scenari






Si svolgerà domani, presso il centro tecnico federale di Coverciano, il processo relativo a Tau-Figline, la gara che è finita persino sulle televisioni straniere. Ecco la guida completa riguardante quella partita, il procedimento sportivo e i possibili scenari.

TAU-FIGLINE: COSA E’ ACCADUTO LO SCORSO 11 MAGGIO

Tau-Figline, penultima giornata del triangolare delle vincitrici di Eccellenza, prende il via allo stadio di Altopascio alle 17 dell’11 maggio. In caso di vittoria o pareggio, i gialloblù del Figline sbarcano in Serie D, col Tau a un passo dal baratro degli spareggi nazionali. La squadra ospite parte benissimo e passa in vantaggio con Vezzi a fine primo tempo. Nella ripresa però gli amaranto del Tau rimontano e vanno sul 2-1 a pochi minuti dal 90′. La situazione, a questo punto, vedrebbe il Figline primo a 5 punti ed il Tau secondo in classifica a 4 punti a pari merito col Livorno, ma con una differenza reti peggiore. Cosa significa? Che nell’ultima sfida del triangolare, Livorno-Tau, ai labronici basterebbe anche un pari per assicurarsi la matematica Serie D, mentre la squadra di Altopascio finirebbe allo spareggio col Figline. Per raddrizzare la propria differenza reti, il Tau dovrebbe segnare altri tre gol ai gialloblù, ma il tempo ormai pare scarseggiare.E invece accade l’imponderabile: nel giro di quattro minuti, il Figline incassa tre gol e perde 5-1. In particolare, le due reti finali si schiantano immediatamente sul tavolo della Procura Federale, visto il modo piuttosto rilassato con cui la difesa gialloblù affronta l’attacco del Tau regalandogli letteralmente il pallone. L’ACCUSA NEI CONFRONTI DEL FIGLINE

L’accusa dunque è di illecito sportivo per sei deferiti di casa Figline: i giocatori Burzagli, Saitta e Privitera, l’allenatore Becattini, il direttore sportivo Frediani e il presidente Simone Simoni. L’illecito sportivo consiste, secondo l’articolo 30 del Codice di Giustizia Sportiva, nell’atto diretto ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara. Ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica. Prendendo in esame il contenuto della norma, si legge che i soggetti riconosciuti responsabili di illecito sportivo sono punibili con l’inibizione o la squalifica per almeno quattro anni, con ammende non inferiori a 50mila euro.

Il prepartita di Tau-Figline






IL PROCESSO

Ed eccoci qua, appunto. Domani mattina, dalle ore 8.30, toccherà alla Commissione di Giustizia Sportiva giudicare riguardo ai fatti di quella partita. Sarà una mattinata intensa: diverse operazioni preliminari da sbrigare, parecchi documenti da visionare. Non solo: la società avrebbe preparato una difesa serrata riguardo alle accuse e sicuramente ci vorrà del tempo per ascoltare tutti i soggetti coinvolti.

Nel pomeriggio potrebbero iniziare a trapelare le prime indiscrezioni circa il verdetto. Noi possiamo anticipare, intanto, alcuni possibili scenari.

PERCHE’ DOMANI NON SARA’ L’ULTIMO ATTO: I POSSIBILI SCENARI

Possiamo affermare con ogni probabilità che quello di domani non dovrebbe essere l’ultimo atto di questa vicenda. Se il Figline si vedesse comminare una pesante sanzione per i suoi deferiti oltre alla retrocessione in Eccellenza, ricorrerà in appello. 

Se invece la pena nei confronti dei gialloblù dovesse essere “soft” o la società venisse direttamente assolta, a ricorrere sarebbe la Procura Federale. Si andrebbe quindi in tribunale nella seconda metà di agosto. Perchè va detto che i tempi sono strettissimi e si cercherà di accelerare per non ingolfare la composizione di gironi e calendari di Serie D in uscita proprio in questi giorni.

Per l’illecito sportivo non è previsto il patteggiamento. Si va quindi dal bianco dell’assoluzione al nerissimo della retrocessione in Eccellenza, con in mezzo il grigio della penalizzazione nel prossimo campionato di Serie D.

Pronostici? Non è il caso di farli. Il procedimento sarà lungo e complicato, con l’ampio dibattito fra le parti destinato a protrarsi e sicuramente, comunque vada a finire, a far discutere. Ad osservare interessato la vicenda c’è il Livorno: gli amaranto salirebbero in Serie D in caso di retrocessione del Figline decisa da parte del Tribunale. Si vedrà.






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