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“Dilettanti di mestiere” / 2016-17, quando l’Antella 99 si fece “sua Eccellenza”

Dilettanti di mestiere – Il passato sportivo che non invecchia
di Fabrizio Innocenti

Rubrica che ripassa in rassegna imprese dello sport dilettantistico e paesano. Vittorie di campionati, salvezze miracolose, storie individuali singolari (in tutti i sensi). La prospettiva del narratore è quella dell’appassionato che si affida agli istinti occasionali dettati dalla luce che evoca in lui quel ricordo.

Si accettano input da atleti o addetti ai lavori di un determinato percorso per conoscere e riproporre le loro vicissitudini nei campi delle loro battaglie agonistiche e non. Unico requisito richiesto? Un amore incondizionato per il proprio sport».






Il 7 maggio 2017 l’Antella, frazione di Bagno a Ripoli nota ai più per il PavoReal, il 32 e la fiera di ottobre, ha vissuto sportivamente parlando una giornata senza eguali. E non tanto per il traguardo storico raggiunto in quel di Badesse dalla sua Prima squadra, bensì per la trafila di emozioni che lungo il percorso hanno condotto una società di calcio e il suo paese a quello che non troppi giorni prima sembrava impensabile. Ma andiamo con ordine.

L’Antella ’99, più comunemente Antella, colori sociali biancoblu, nella stagione 2016/2017 milita nel girone “B” di Promozione. Lo stesso girone in cui l’anno passato, travalicando ogni aspettativa, aveva sfiorato con mister Miliani il salto di categoria. Purtroppo però nel calcio quando ce l’hai quasi fatta, non ce l’hai fatta e l’Antella deve ricominciare da capo.

Miliani si è accomodato sulla panchina del Porta Romana in Eccellenza e al suo posto è arrivato Alari, ex Firenze Ovest di lunga data, dotato di esperienza e temperamento. Intanto bomber Bargelli si è accasato, anche lui, a Porta Romana e Mazzoni, altra punta di spessore, ha scelto l’Audax Rufina.

Ciononostante mister Alari sa che deve riprovarci e che ha tanto, se non tutto da perdere.

Eppure la sua Antella, a cui è rimasto un colpo in canna, appare ben lungi dal sentirsi appagata. Sarà l’avvio del nuovo corso o sarà che, forse, quell’appetito che vien mangiando sta diventando sana ingordigia. Una fame che ci ricorda il precetto di Hemingway in Di là dal fiume e tra gli alberi:

«Non si dovrebbe mai desiderare troppo, perché si rischia sempre di ottenere quel che si desidera».

Quella squadra non lo sapeva oppure ha dissimulato splendidamente e alla fine ha trionfato, vincendo il campionato e portando l’Antella ’99 su una vetta ancora inesplorata: l’Eccellenza.






E dire che ai nastri di partenza, fra le tante compagini attrezzate per vincere, la squadra da battere sembrava il Laterina, forte in ogni reparto e allenata da un tecnico giovane ma preparato.

Durante il viaggio però ci sono stati tre momenti topici che hanno segnato le sorti del campionato.

Inizio ottobre 2016.
Al centrocampista Simone Brunelleschi viene diagnosticato un brutto male. Appresa la notizia, la truppa di Alari, che il 9 di quel mese riceve la Rufina, scende in campo con una maglia in suo onore e Simone, che è un lottatore nato e che ha un lontano parente artefice della cupola più bella del mondo, vincerà la sua battaglia, così come faranno i suoi compagni quella domenica, rinvigoriti da una spinta in più che li accompagnerà da lì in avanti.

Il secondo momento clou tange la nona giornata di ritorno, ma occorre un dietrofront. L’11 novembre 2016, un venerdì, il terzino Andrea Dolfi fa un incidente in motorino. Le conseguenze sono pesanti, per un po’ si teme il peggio, ma il ragazzo, coi tempi necessari, potrà tornare. Due giorni dopo l’Antella ospita la Castelnuovese e stravince 5-0. Il rematch si gioca il 12 marzo, quattro mesi dopo l’incidente di Andrea, e lui rientra proprio in quell’occasione.

A sette giornate dalla fine, l’Antella, in corsa per il titolo, vince 3-1 a Castelnuovo dei Sabbioni e il gol del 2-1 lo segna, indovinate chi? Il subentrato Andrea Dolfi. I compagni lo sommergono al momento dell’esultanza, qualcuno confessa che non ci fu un solo componente della squadra capace di trattenere le lacrime… Ma non finisce qui.

La settimana dopo quella vittoria, c’è lo scontro diretto in casa contro il Laterina capolista. Termina 1-1, un risultato che agli ospiti tutto sommato non dispiace. A quel punto mancano cinque round. L’Antella deve solo vincere e sperare nell’impronunciabile, che rappresenta il terzo fra i momenti topici di cui si faceva cenno.

30 aprile 2017, penultima giornata.
Gli uomini di Alari, che dopo il pari col Laterina hanno fatto un sol boccone di Bibbiena, Pratovecchio e Ambra, si sbarazzano anche del già retrocesso Soci, ma la gioia più grande è un’altra e proviene dal Valdarno: il Laterina ha pareggiato in casa con l’Ambra. L’Antella, alla stregua di Valentino Rossi con Lorenzo nel Gran Premio di Catalogna 2009, sale al comando e nell’ultima partita, quella del 7 maggio, sbanca le Badesse 4-2 e viene quindi incoronata regina di Promozione con 61 punti, il miglior attacco, la miglior difesa e il maggior numero di vittorie, ben 19, confezionate da una singola squadra in quell’avvincente torneo.

Dunque onore ai vinti e grande merito ai vincitori, per i quali appunto è stata Eccellenza…e non è certo finita lì.

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