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Covid19 e Scuola, la Toscana ha costituito il CEPS: cos’è e cosa decide






Nella diretta Facebook di ieri sera, attorno alle ore 19:00, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha annunciato la nascita del CEPS: il Comitato per l’Emergenza e la Prevenzione Scolastica, costituito in virtù della possibilità garantita dal nuovo DPCM di prendere a livello regionale provvedimenti più restrittivi su eventuali chiusure scolastiche (di ogni grado) nelle aree considerate ad alto contagio. 

Nella stessa diretta, Eugenio Giani ha affermato che ben 70 comuni rischiano la chiusura delle scuole da lunedì mattina, 8 Marzo ma, al contrario di questo consistente numero, ha anticipato soltanto una decina di territori che vedranno i propri studenti restare a casa, lasciando sulla graticola centinaia di famiglie bisognose di ri-organizzare la propria settimana.

IL CEPS, Cos’è?

Il Ceps, il Comitato per l’emergenza e la prevenzione scolastica, è stato istituito con Ordinanza del presidente Eugenio Giani, come da ultime disposizioni del nuovo e primo Dpcm del premier Mario Draghi (articolo 21, comma 2) in vigore da oggi (6 Marzo), che prevede l’attivazione di questo strumento di consultazione e coordinamento da parte dei presidenti di Regione “in tutte le aree, regionali o provinciali, nelle quali l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi sia superiore a 250 casi su 100.000 abitanti oppure in caso di motivata ed eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

Il Ceps è composto da 18 persone: il presidente della Giunta regionale, che lo convoca e lo presiede; l’assessore alla sanità; l’assessore all’istruzione, il direttore generale della Giunta regionale; il direttore della Direzione sanità, welfare e coesione sociale; il direttore della Direzione Istruzione, formazione, ricerca e lavoro, il direttore della Direzione mobilità, infrastrutture tecnologiche e innovazione; il dirigente responsabile regionale della Prevenzione collettiva; il direttore generale dell’Ufficio regionale scolastico; un rappresentante dell’Upi; un rappresentante dell’Anci regionale; il direttore generale della Asl Centro; il direttore generale della Asl Nord Ovest; il direttore generale della Asl Sud Est; il direttore di Ars (Agenzia regionale della sanità); il direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Meyer; il presidente del Parlamento degli studenti; il portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale.
Alle riunioni del Comitato sono invitati i prefetti competenti per territorio, in riferimento alle decisioni di assumere. Il Ceps si riunisce ogni venerdì e valuta, sulla base dei dati epidemiologici, gli interventi da mettere in atto in ambito prettamente scolastico.






Scuole chiuse: ecco quali

Da lunedì prossimo, 8 marzo, chiudono per 5 giorni (fino a venerdì 12) le scuole di Pistoia e provincia (20 Comuni in tutto). E’ questa la decisione presa dal Ceps toscano, il Comitato per l’emergenza e la prevenzione scolastica, a conclusione della sua prima riunione del pomeriggio, dopo attenta valutazione dei dati epidemiologici, registrati negli ultimi 7 giorni, nei 273 Comuni della Toscana.

Altri comuni che subiranno il provvedimento di chiusura, annunciati ieri in diretta Facebook, sono: Civitella Paganico, Marciano della Chiana, Lamprecchio, Massa e Cozzile, Ponte Buggianese, Castelnuovo Berardenga, Quarrata, Certaldo. 
C’è attesa per il comunicato stampa odierno che definirà i Comuni che dovranno chiudere le porte delle scuole per almeno 5 giorni.

“La scuola in presenza in sicurezza è sempre stata la nostra priorità. Siamo stati fra le prime Regioni italiane a riaprirle e continuiamo a investire in progetti di prevenzione anti Covid, come ‘Scuole Sicure’, per contrastare il più possibile la diffusione del virus. Ecco perché ogni decisione su eventuali temporanee sospensioni delle attività didattiche e dei servizi educativi è presa con molta cautela e soprattutto dopo attento e approfondito esame dei dati epidemiologici, come ha fatto oggi il Ceps – dichiara il presidente Eugenio Giani, in occasione del suo insediamento -. Questo Comitato ha una funzione ben precisa di consultazione, ma anche di approfondimento, sul piano tecnico scientifico e anche sociale, dei vari aspetti della vita della nostra comunità – prosegue Giani -. Ce lo consente il nuovo Dpcm ed è formato da persone che, per competenza e ruolo, possono intraprendere i necessari interventi, con un unico obiettivo comune: salvaguardare la salute pubblica e, nello stesso tempo, l’istruzione dei nostri ragazzi – aggiunge -. Il Covid non può fermare la scuola. I provvedimenti restrittivi del Ceps, fatti in modo differenziato, mirato e con metodo, serviranno a questo. La forza di una comunità serve anche a questo, ad attivare e utilizzare al meglio ogni strumento possibile per contrastare la diffusione dei contagi”.

A conclusione della riunione, il presidente ha annunciato una serie di incontri  con i sindaci della provincia di Siena, di Prato e del Circondario Empolese Valdelsa, per valutare i provvedimenti da prendere sulla base del tasso di contagiosità. Al momento, i Comuni sotto osservazione per il loro valore alto di contagio sono 76. La Toscana sarà ancora per una settimana in zona arancione, ma con zone rosse: la provincia di Pistoia e i comuni di Cecina (Livorno), Castellina Marittima (Pisa).

L’Indice dei contagiati ogni 100.000 abitanti nelle province della Toscana  (il limite del rischio alto è 250).

  • Grosseto 129
  • Livorno 141
  • Pisa con 171
  • Firenze con 176 dove, però, c’è l’empolese problematico. 
  • Massa 210,
  • Lucca 231,
  • Arezzo 233
  • Prato 250
  • Siena 252
  • Pistoia 378 
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