Trenta anni di reclusione è la condanna inflitta dalla Corte d’assise di Firenze a Elona Kalesha, la 39enne di origine albanese accusata di aver ucciso i genitori dell’ex fidanzato, Teuta e Shpetim Pasho, scomparsi nel novembre 2015 e i cui resti in quattro valigie furono trovati in un campo tra la superstrada Firenze-Pisa-Livorno e il carcere fiorentino di Sollicciano nel dicembre 2020.
Sarebbe stata proprio la donna, come confermato dalla condanna, ad uccidere i due connazionali. La scomparsa dei coniugi Pasho venne denunciata dalla figlia della coppia, Vitore, ai Carabinieri di Castelfiorentino: erano giunti in Italia per salutare il figlio Taulant che sarebbe uscito dal carcere la mattina del 2 novembre 2015.
Sempre secondo l’accusa, sostenuta dalle pm Ornella Galeotti e Beatrice Giunti, Kalesha avrebbe ucciso i due coniugi per evitare che rivelassero che lei aveva abortito un figlio concepito quando il fidanzato era già detenuto.