Qualcosa, finalmente, si muove.
Circoli e case del popolo, parte fondante del tessuto socio-culturale della Toscana, eccessivamente penalizzate dalle restrizioni covid19, potranno ripartire con la somministrazione al bancone del bar. Non più solo da asporto come prevedeva l’ordinanza regionale. Ad una condizione: che la Regione o la provincia di riferimento siano in zona gialla o bianca.
Una misura che non risolve certo la profonda crisi dei circoli ma, almeno, concede parità di trattamento alle realtà associative, considerate – fin qui – dalle normative anti-covid come luoghi ad alto rischio di contagio.
A confermare il provvedimento la nota ARCI ricevuta dalle strutture territoriali questa mattina:
“Dopo mesi di battaglie e di mobilitazione dell’Arci, dei suoi circoli e dei suoi soci e socie in tutta Italia, la commissione Affari costituzionali del Senato ieri sera ha approvato all’unanimità l’emendamento per consentire la somministrazione di alimenti e bevande anche nei circoli ricreativi e culturali in zona gialla. La Camera approverà in via definitiva il Decreto entro metà marzo. Un provvedimento che abbiamo più volte sollecitato in tutte le sedi possibili in questi mesi e che mette fine ad una incomprensibile ed ingiusta discriminazione.
Dunque, per quanto riguarda la somministrazione, dall’approvazione alla Camera in poi, i circoli potranno riaprire in zona gialla, seguendo le regole in vigore per i bar e ristoranti commercial (quindi fino all 18:00), nel rispetto della normativa anticovid. Rimangono sospese tutte le altre attività.”
Come si legge nel comunicato ARCI, il provvedimento non è ancora operativo e diverrà vigente, con tutta probabilità, a metà marzo: ciò consentirà ai circoli di riaprire le porte non soltanto in forma occasionale e ri-accendere, dopo la chiusura di novembre 2020, la macchina del caffè, fulcro reale di ogni casa del popolo. I soci potranno servirsi nuovamente al bancone senza sotterfugi o fughe “un pò più in là” muniti di bevande “in cartone” che facevano perdere il gusto – anche – del caffè giornaliero.
Quando torneremo in zona gialla, al CRC Antella, oggi impegnato nei pranzi “take away” del martedì e venerdì e nella pizza da asporto del weekend, troverete nuovamente la Paola e la Checca ad accogliervi al bar.
Riaprirà la somministrazione del Circolo l’Unione di Ponte a Ema, il cui presidente è il battagliero Lorenzo Mori. Si riaccenderanno le luci delle case del popolo di Tavarnuzze e Bagnolo (che continua con l’asporto della piazza al sabato sera), unite nel tentativo di condurre la campagna di crowdfunding a loro sostegno.
Non sarà ancora sufficiente per tornare definitivamente in uno stato di salute perso, inevitabilmente, con l’arrestarsi delle iniziative sociali, degli eventi e delle sale cinema, delle presentazioni e delle partite domenicali ma, almeno, è un riavvicinamento ad una condizione di pseudo-normalità.