In più, il Comune ha già contratto un mutuo di 6,5 milioni, con rate decorrenti dal 2022 fino al 2050, generando un impegno di spesa che graverà sulle generazioni (e amministrazioni) future.
Insomma, il Comune sta già pagando per un’opera che doveva essere conclusa e che, invece, neppure è iniziata!
Perciò, chiederemo quando potranno avere inizio i lavori, in base ad un crono-programma attendibile, nonché quali iniziative l’Amministrazione intenda intraprendere per ridurre l’incidenza del mutuo sul bilancio comunale, considerando sia le riserve già espresse dall’ufficio competente sulla sua sostenibilità nel lungo periodo, sia il mancato riconoscimento di altre forme di finanziamento o co-finanziamento pubblico.”
All’interno del documento che sarà presentato e dibattuto in Consiglio Comunale, Redini, in un passaggio, ironizza sull’”annuncite” dell’Amministrazione Comunale, ovvero come riporta il testo “la tendenza parossistica a produrre annunci a getto continuo (cit. Enciclopedia Treccani), che non trova corrispondenza nella realtà dei fatti”.