Da una parta una manifestazione importante come Prim.Olio che esalta la vocazione agro-alimentare di Bagno a Ripoli e valorizza uno dei prodotti d’eccellenza che nasce dalla terra. Dall’altra un Piano Operativo che, invece, rischia di cambiare negli anni a venire l’assetto territoriale ripolese con un ingente consumo di suolo.
“Per noi è importante mantenere viva l’attenzione sul tema e rimarcare, com’è stato nel contesto di Prim’olio, quanto il nuovo piano operativo del Comune di Bagno a Ripoli vada in direzione opposta a ciò che viene celebrato con questa manifestazione.”
Ecco la voce dissidente delle 14 realtà ripolesi e fiorentine che, da alcuni mesi a questa parte, hanno unito le forze per aumentare il peso specifico della protesta: sabato scorso, 20 Novembre, proprio durante la rassegna Prim.Olio che si è tenuta lungo Via Roma a Bagno a Ripoli, alcuni cittadini e rappresentanti delle associazioni hanno sfilato in silenzio, nel rispetto della manifestazione e dei produttori di olio locali. “Questa modalità è stata scelta intenzionalmente perché prima di tutto volevamo essere rispettosi della manifestazione di Prim’olio (con cui non siamo certo in conflitto) e dei cittadini che vi partecipavano. Il tutto si è svolto con molta tranquillità”.
Un flash mob atipico per sollevare l’attenzione su un futuro che a Bagno a Ripoli si declina sulla parola: “costruire”. Quanto? Cosa? 52.000 mq di nuova superficie edificabile di cui 11.000 mq per realizzare 127 nuove abitazioni e 41.000 mq per realizzare edifici produttivi, commerciali, direzionali, turistici e scolastici privati; altre 66 abitazioni nasceranno dal recupero di vecchie strutture ed a queste si aggiungeranno quelle derivate dal frazionamento di quattro grandi ville: Mondeggi, Monna Giovannella, Pedriali e La Cipressa. Oltre chiaramente alle “sempreverdi” Terza Corsia A1 (già avviata), Viola Park (già avviato), Tramvia Linea 3.2, Variante alla Chiantigiana. Da qui la polemica aperta contro l’Amministrazione Comunale: “Park a Ripoli”, “No consumo di suolo”, “l’amministrazione deve rispondere ai cittadini e non agli interessi dei privati”, alcune delle frasi riportate in pennarello rosso sui cartelloni bianchi. Se l’intento era quello di attirare l’attenzione e incuriosire i presenti, la missione può dirsi riuscita: “Alcuni cittadini hanno chiesto e posto domande, altri hanno voluto maggior informazioni, altri ancora invece hanno criticato la nostra azione dimostrativa. Noi siamo molto soddisfatti dell’iniziativa”. Le 14 realtà che hanno organizzato la mobilitazione: Legambiente, Italia Nostra, L’ARCA, Fridays For Future Firenze, Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio, Comitato Amici di Mondeggi Bene Comune, Il Pianeta, Per una Cittadinanza Attiva Bagno a Ripoli, Potere al Popolo, ASD Piano Terra, Firenze in Tralice, Rifondazione Comunista, VAS onlus–Circolo Chianti Fiorentino e il Comitato di Vicchio e dintorni
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