
Leggi anche: il racconto di Alberto e Renzo, vittime di un allagamento senza precedenti
Quel rigo nero, rimasto sul muro, è la memoria notturna di un allagamento senza precedenti. Un metro e mezzo, forse oltre. Siamo ad Antella, in Via Labriola, a pochi metri da una Piazza Peruzzi trasformata in torrente. Non è l’Isone ma la sede stradale: i tombini non ricevono, la bomba d’acqua è stata straordinaria, di portata eccezionale.
Lo sanno Renzo e la moglie, residenti antellesi di lungo corso. Lo sa Alberto, il figlio.
La forza della pioggia caduta dal cielo è stata devastante, si è raccolta sino a creare un bacino incontenibile, ha sfondato il muro e spezzato i vetri di casa e, attorno alle 00:30 della notte, ha iniziato ad entrare nell’abitazione senza chiedere permesso. Allagando, distruggendo.
Gran parte della casa è distrutta, il muro di confine con i vicini – il magazzino del Corsi – crollato sotto i colpi inferti dal nubifragio. Oggi, la mattina dopo, si contano i danni e si cerca, quanto più possibile, di pulire, levare i fanghi residui, recuperare il recuperabile. Tutto è stato portato all’esterno dell’abitazione, nel giardino divenuto discarica.
Il racconto della dinamica, testimonianza diretta di quanto accaduto, è affidato ad Alberto (leggi qui).
Già dalle ore notturne, sul posto, sono intervenuti gli uomini della Protezione Civile guidati da Roberto Fanfani ed il Sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, che hanno portato soccorso e sostegno alla famiglia allagata.
