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Toscana, covid19: confermata la “Zona Arancione” ma Giani annuncia restrizioni mirate

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Eugenio Giani ha appena rilasciato importanti dichiarazioni, consuete del venerdì sera, relativamente alla situazione toscana legata al Covid19: 

“Abbiamo avuto dagli scorsi giorni un DPCM che fa da cornice normativa rispetto agli aggiornamenti settimanali: il nuovo DPCM ha introdotto degli elementi di novità tra cui il ruolo del governatore della Regione di disporre misure più restrittive, solo più restrittive come, ad esempio, chiedere zone rosse locali per le aree più a rischio. Altra opportunità che consente il DPCM è quello di prendere provvedimenti sulle scuole, per questo ho deciso di costituire un Comitato: il Comitato di Emergenza per la Prevenzione Scolastica che si riunirà il venerdì pomeriggio, conseguentemente all’informativa giunta dal Ministero sulla zona di colore che coinvolge la Toscana. 

Proprio questo pomeriggio ho ricevuto nota dal ministro Speranza che la Toscana resta in zona arancione nella prossima settimana: non siamo in zona rossa, non abbiamo i dati della zona rossa ma per evitare o tentare di evitare il “rischio rosso” l’articolo 21 del DPCM dà possibilità alla Regione di proporre restrizioni più ferree. 

La prima riunione del CEPS si è conclusa poco fa ed ecco che alla Toscana in zona arancione si aggiungono una serie di misure più restrittive. Lavoreremo fino a stasera per poter definire attraverso tre riunioni quelle che saranno le misure in tre aree regionali. Alle 8:30 ci riuniremo con gli undici sindaci dell’Empolese, dunque con i sindaci della zona di Siena, infine con i sindaci della zona di Prato. Per queste tre aree i provvedimenti saranno presi domani e le ordinanze ad hoc scatteranno lunedì. 

In alcuni territori si è resa necessaria la zona rossa: ieri attraverso una riunione con i 20 sindaci della provincia di Pistoia, collettivamente, abbiamo deciso di restare ancora una settimana in zona rossa per l’intera provincia. Con il nuovo DPCM pertanto, la zona rossa significherà anche la chiusura delle scuole, rispetto a quanto previsto fin qui. 

In Toscana, i dati dell’indice dei contagiati ogni 100.000 abitanti si differenziano per province: le migliori e pertanto meno a rischio sono Grosseto con 129, Livorno con 141, Pisa con 171 , Firenze con 176 dove, però, c’è l’empolese che è abbastanza problematico. Abbiamo a Massa 210, Lucca 231, Arezzo 233. Rispetto al limite problematico dei 250 siamo prossimi. Abbiamo le tre aree dove i dati sono borderline: Prato 250 e Siena 252. Infine lindice è di 378 nella provincia di Pistoia. 

Accanto a questo abbiamo un’analisi che viene ad essere maturata nei singoli Comuni: due comuni saranno “zona rossa”, provvedimenti condivisi con i sindaci. I comuni interessati sono Cecina, confermata in “rossa” ma anche il comune confinante, ovvero quello di Castellina Marittima, in provincia di Pisa. 

I provvedimenti sulla scuola

Secondo la legge possono essere disposte chiusure scolastiche per due motivazioni: la circolazione delle varianti covid19 e la loro diffusità e in casi di motivata situazione di peggioramento del quadro epidemiologico. I comuni che potevano essere a rischio sono 76 (su 273 complessivi): nel Comune di Civitella Paganico saranno chiuse le scuole, così come a Marciano della Chiana (indice di 937 su 100.000 abitanti), Lamporecchio, Massa e Cozzile, Ponte Buggianese (provincia di Pistoia), Castelnuovo Berardenga, Quarrata e Certaldo dove 60 bambini della materna sono positivi. 

Analogo provvedimento a Lucignano dove le scuole saranno chiuse: probabilmente stesso esito riguarderà i comuni di Siena e Arezzo ed altri piccoli territori comunali, almeno una trentina.”






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