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Cittadinanza Attiva, interrogazione sull’ex scuola! Redini: “Ognuno ha la sua Croce…”






“Ognuno ha la sua Croce…”,

titola sarcasticamente il comunicato stampa redatto dal gruppo consiliare Per Una Cittadinanza Attiva, rappresentato in Consiglio Comunale da Sonia Redini. Anche Bagno a Ripoli.
Una “Croce” ripolese che si rintraccia nella toponomastica cercando “Croce a Varliano” dove fino a pochi mesi fa c’era una scuola – che contribuiva a vitalizzare il tessuto socio-economico della frazione, altrimenti scarno – e oggi non c’è più. Trasferita nei suoi componenti e nelle sue classi alla nuova struttura del Padule inaugurata lo scorso Settembre.

Per questo, per comprendere il futuro e l’eventuale conversione dell’edificio, Redini presenterà nel Consiglio Comunale del 3 Novembre una interrogazione con oggetto: “interrogazione sul futuro dell’edificio, in località Croce a Varliano, sede delle scuole d’Infanzia e Primaria “Caduti in guerra” e “Fratelli Manzi” dell’I. C.“Teresa Mattei”. “

Di seguito il comunicato stampa che anticipa il contenuto dell’atto istituzionale:






“Per una scuola ampliata, una si perde.
Nell’a.s. 2022/2023 il plesso di Croce a Varliano non ospita più classi scolastiche, che sono state ricollocate fra i plessi di Padule e Rimaggio.

Che sorte avrà l’edificio? Lo chiederemo all’Amministrazione comunale nel prossimo  Consiglio del 3 novembre. Da anni c’erano incertezze sul suo futuro, tanto che si era costituito un Comitato “Per Croce” affinché la scuola non chiudesse, ancor prima che iniziasse il processo partecipativo “Da scuola a scuola”, avviato dal Comune, che ne prevedeva invece la dismissione.

Era il 2016 e, nonostante i partecipanti a quel processo avessero espresso una forte contrarietà a sostituire la funzione scolastica con una diversa, che non avesse le stesse radici, siamo arrivati al culmine, al momento di decidere il suo nuovo destino.

L’interrogazione mira a sollecitare un pubblico dibattito, che coinvolga in particolare tutta la  frazione di Croce a Varliano.

Il punto principale è capire a quali atre, nuove funzioni possa essere destinato l’edificio, frutto di una donazione con vincolo di destinazione pubblica, se lasciarlo a disposizione dell’Istituto comprensivo per eventuali collocazioni di altre classi nei prossimi anni scolastici o cos’altro farvi.

In più, chiederemo anche se sono previsti investimenti per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edificio, perché sarà necessaria una sua ristrutturazione se l’edificio continuerà ad
avere una funzione collettivo/sociale, qualunque essa sia.

Sarà l’occasione per chiarire, dopo anni di risposte vaghe, quali sono gli obiettivi dell’Amministrazione su quell’edificio, che è, prima di tutto e storicamente, un lascito della comunità ed un patrimonio per quel territorio, un luogo di aggregazione civica (inizialmente venne adibito a “casa della popolazione”, e successivamente a scuola) a cui dare la doverosa attenzione nel ripensarne il futuro.”

Sonia Redini durante un’iniziativa pubblica al giardino I Ponti di Bagno a RIpoli






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